“Un disastro annunciato: di questo parliamo. Altrocchè emergenza. Siamo bravissimi a piangere dopo, meno a preoccuparci prima. Questa alluvione era prevista: dal meteo, dai cittadini, e dalle stesse istituzioni che voi rappresentate, che giurano e spergiurano di aver speso ciò che bisognava spendere e rattoppare laddove urgeva farlo”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea De Franceschi, spiega in Consiglio regionale oggi riunito a discutere di quanto accaduto dopo l’esondazione del Secchia.“E allora ecco che nasce l’espressione magica che toglie tutti d’impaccio: EMERGENZA. Ma le emergenze sono appunto, imprevedibili. L’inondazione invece, è più che conosciuta. E non lo dico io, ma i proprietari delle aziende di Lambrusco andate in malora a Bomporto, che conoscono il fiume perché se lo vedono passare nelle loro cantine, o gli agricoltori dei campi del modenese, che ben conoscono il fiume e la sua irrigazione. Tutte Cassandre? Un disastro annunciato, e vuole sapere perché, Assessore? L’inondazione è passata negli stessi punti delle alluvioni precedenti. Non tutte rilevate dalle autorità, sicuramente non dalla stampa, ma ben conosciute da chi abita in quei territori. Stupita? Male! Pensi che lì sono talmente preparati, che c’era stato perfino chi aveva proposto e progettato una deviazione del naviglio, per quanto conoscevano il problema. Ora: perché nessuno ha risposto ai cittadini che denunciavano lo straripamento degli argini durante le piene? Dove sono gli studi che per tutte le grandi opere (per es. i lavori di interramento dei piloni della Tav, il metanodotto dell’Eni), prendono in considerazione l’impatto ambientale che queste avrebbero procurato? Esistono, vero? Per la Cispadana esistono eccome, e sono state depositate i sede di via da Legambiente, lungamente documentato da un bravo geologo, il dottor Brunelli: “il progetto non prende in considerazione l’effetto dell’asse autostradale sul regime superficiale di deflusso delle acque, soprattutto nei casi estremi di esondazione. Lo stato attuale del clima vede un infittirsi delle precipitazioni a carattere eccezionale. […] Il progetto autostradale mostra un tracciato che taglia ortogonalmente l’orografia presentando quindi un’alta incidenza sul sistema idricaulico superficiale” (leggi qui). Quindi volete dirci che non era previsto o prevedibile o che scavare attorno agli argini, li avrebbe indeboliti? E che ne è del Servizio Tecnico di bacino Stb affluenti del Po, appositamente esistente? A queste e a molte altre domande dovranno rispondere. Tra cui la nostra interrogazione regionale e le mozioni portate dall’M5S in Parlamento. Perché il nostro territorio, di sostenere “emergenze”, non ce la fa’ più. L’alluvione dovrà costringere – come il terremoto – a una nuova e più attenta valutazione delle opere pubbliche previste sul territorio, arrendetevi. Non lo dice (solo) il Movimento 5 Stelle, ma la natura”. chiude De Franceschi.
Alluvione, De Franceschi (M5S): “Un disastro annunciato”
Condividi su: