«Intere aziende finite sott’acqua con stalle allagate e animali nel fango, coltivazioni di frutta e verdura distrutte, serre sommerse, trattori e attrezzature fuori uso, vigneti doc allagati, piante di olivo travolte dalle frane e dagli smottamenti che stanno ostacolando la viabilità». Secondo il primo monitoraggio sugli effetti del maltempo, effettuato dalla Coldiretti stamattina, a situazione appare drammatica. Si chiede di «avviare le procedure per verificare se esistono le condizioni per la dichiarazione
dello stato di calamità nei territori colpiti, dalla Liguria alla Toscana fino all’Emilia dove a Modena l’alluvione con l’esondazione del Secchia ha colpito la culla del Lambrusco di Sorbara Doc e delle Pere dell’Emiia Romagna Igp, una delle zone dove si ottengono le produzioni di maggior pregio dell’agricoltura locale e regionale.
A Modena, rileva la Coldiretti, »si contano oltre 2.000 ettari di coltivazioni sommerse con grano e altri cereali spazzati via dalla furia delle acque che hanno invaso anche le stalle dove si lavora per mettere in salvo gli animali. Ma nelle campagne manca
anche la corrente elettrica nelle abitazioni, nelle cantine e negli stabilimenti di frigoconservazione con il rischio di perdita dei raccolti«. Le strutture della Coldiretti si sono attivate per le richieste di soccorso e il monitoraggio dei danni per verificare le condizioni per la dichiarazione di calamità.
“Il maltempo- precisa la Coldiretti- si è, infatti, abbattuto su un territorio fragile con la percentuale di comuni con parte del territorio a rischio frane ed alluvioni che varia dal 98% in Toscana e Liguria al 95% in Emilia-Romagna colpite dall’ondata di
maltempo”
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