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Alluvione Modena 2014: tutti i numeri, i danni e gli interventi effettuati in sette giorni. Già spesi 15 milioni di euro

da | Gen 26, 2014 | Aggiornamenti viabilità, Approfondimenti | 0 commenti

Emilia_ferita_gli_sfregi_di_terremoto_tromba_daria_alluvione_particolareNon è ancora possibile effettuare una prima stima dei danni che però si annunciano ingenti per l’estensione dell’area interessata dagli allagamenti, il patrimonio edilizio privato e le attività produttive agricole coinvolte. Intanto  sono stati spesi quasi 15 milioni di euro per gli interventi urgenti di riparazione dell’argine e gli altri interventi idraulici e di soccorso e assistenza ala popolazione, ai quali dovranno aggiungersi, appunto, i danni alle infrastrutture pubbliche, al patrimonio edilizio e alle attività produttive e agricole. Otto comuni interessati dagli allagamenti (Modena, Bastiglia, Bomporto, S.Prospero, Camposanto, Medolla, S.Felice sul Panaro e Finale Emilia) in un’area che si estende per oltre 30 chilometri in linea d’aria.
bastiglia salvataggioOltre 1500 persone che si sono rivolte ai Centri operativi comunali e ai Centri di prima accoglienza con 900 che hanno ottenuto assistenza, mentre gli altri, insieme ad migliaia di cittadini, hanno provveduto autonomamente a una sistemazione.

Un cittadino disperso durante le operazioni di soccorso.

Per fronteggiare l’emergenza sono stati impiegati 176 vigili del fuoco che hanno utilizzato 95 mezzi per 764 interventi di soccorso urgente, spesso in condizioni molto difficili a causa della forte corrente, 9o7 salvataggi di persone e oltre 110 interventi di soccorso e salvataggio con mezzi aerei.

alluvione emiliaI militari dell’esercito impegnati sono stati 150, mentre i volontari sono saliti  a 900 tra quelli modenesi, dalla regione e da tutto il nord Italia. Volontari che hanno gestito l’impiego di 1550 brandine, tre mila coperte, tre natanti e una piattaforma galleggiante mobile.

Di diversa natura gli interventi coordinati dal Centro unificato di Protezione civile di Marzaglia:

  • nella prima fase dell’emergenza l’allertamento prima e l’evacuazione poi, nei limiti del possibile, del centro di Bastiglia e Bomporto e di diverse frazioni e abitazioni rurali in diversi comuni;
  • l’organizzazione della chiusura della falla e la valutazione tecnico-scientifica per definire gli scenari attesi;
  • il soccorso urgente alle persone rimaste nelle case e l’assistenza alla popolazione e il trasporto in strutture sanitarie di 54 anziani della casa protetta Villa Anna sul canaletto a Modena e dei residenti nel gruppo appartamento disabili di Sorbara;
  • distribuzione di alimenti e generi di prima necessità;
  • bomporto_argine_rotto 1organizzazione dell‘assistenza sanitaria e veterinaria; realizzazione di arginature in terra e opere di contenimento, oltre alle attività di regimazione idraulica e pompaggi e regolazione del flusso delle acque;
  • la chiusura della viabilità e ponti non percorribili con la designazione di percorsi alternativi;
  • poi l’allontanamento delle acque dai centri abitati e pulizia dei centri stessi, tuttora in corso, fino al ripristino della corrente elettrica, rete telefonica e del servizio raccolta rifiuti;
  • la pulitura delle scuole che riapriranno a Bastiglia e Bomporto a partire da lunedì 27 gennaio.

Oltre alla chiusura della falla sull’argine del Secchia a S.Matteo sono stati eseguiti diversi interventi per accelerare il deflusso delle acque, tra cui il taglio delle arginature del Naviglio a Bomporto e Bastiglia, quello del Cavo Argine, del Cavo Minutara.

emergenza_alluvione_andrea_samaritani_7Sotto la guida di Aipo, infine, 180 volontari e l’esercito hanno eseguito la verifica puntuale delle arginature anche sul Naviglio.

 

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