Uno stipendio da 1300 a 1500 euro, contributi pagati, assicurazione coperta: è quanto garantito dall’Ausl agli undici religiosi che assistono spiritualmente i degenti negli ospedali di Modena, Carpi, Mirandola, Pavullo, Vignola. Costo totale per la comunità (noi tutti, credenti e non) almeno 200 mila euro ogni anno.
Lo racconta il Resto del Carlino in edicola oggi. Il costo per questi assistenti spirituali è stabilito una legge regionale (10/04/1989 n.12), che disciplina l’assistenza religiosa nelle strutture di ricovero delle unità sanitarie locali.
Se pensavate che il conforto e le estreme unzioni fossero gratuite vi sbagliate.
Partendo dall’ospedale di Baggiovara, sono presenti due assistenti religiosi a tempo pieno, ovvero Don Gabriele Semprebon e Don Carlo. Per quanto riguarda invece il Policlinico, ci sono tre assistenti religiosi a tempo pieno. Spostandosi poi in provincia, troviamo un religioso per Pavullo, Vignola (Don Gaetano) e Mirandola. Per il Ramazzini di Carpi, invece, gli assistenti sono due, più una religiosa part-time. Infine a Castelfranco Emilia, che è in convenzione con l’Arcidiocesi di Bologna, c’è l’anziano assistente a tempo pieno Don Ilario, che vive all’interno della struttura da sempre. Facendo due conti quindi le aziende sanitarie spendono 200mila euro l’anno solo di stipendi (ma ci sono anche le spese per i contributi).
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