Formalmente affidato a una delle commissioni permanenti il compito di effettuare, “in maniera continuativa”, le attività di analisi, approfondimento e monitoraggio sull’area in questione, “con gli strumenti che il Regolamento mette a disposizione per l’attività delle commissioni”. E’ quanto deciso dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.Come si legge in una nota, non sarà istituito, in Assemblea legislativa, l’intergruppo consigliare, composto quindi da consiglieri dei diversi gruppi, per “approfondire, analizzare e monitorare” la situazione di emergenza della Bassa modenese, acuita dall’alluvione del 19 gennaio 2014, come avevano chiesto, in una mozione, Mauro Manfredini e Roberto Corradi (Lega nord) e Liana Barbati (Idv).
Si amplieranno, invece, le deleghe di una delle commissioni assembleari permanenti, aggiungendo ad esse il tema della ricostruzione nelle zone colpite della Bassa modenese, così come previsto da una seconda mozione, presentata daMonica Donini (Fds) e sottoscritta anche da Manfredini (Lega nord), che ha ritirato il proprio precedente documento in accordo con gli altri firmatari.
L’Aula ha quindi dato unanimemente il via libera alla mozione a firma Donini (Fds), successivamente appoggiata anche da Manfredini (Lega nord), in cui si chiede che sia formalmente affidato a una delle commissioni permanenti il compito di effettuare, “in maniera continuativa”, le attività di analisi, approfondimento e monitoraggio sull’area in questione, “con gli strumenti che il Regolamento mette a disposizione per l’attività delle commissioni”.
Sia il Manfredini che Barbati (Idv) avevano detto di considerare l’istituzione dell’intergruppo “uno strumento importante”, in particolare per un rapporto più stretto tra eletti e popolazione, per certificare, quindi, la vicinanza dell’Ente alle persone danneggiate e portare le loro istanze in Assemblea.
Pur non essendovi motivi ostativi di merito, ha tuttavia replicato Mario Mazzotti (Pd), bisogna considerare che il Regolamento assembleare non prevede l’istituto dell’intergruppo, che è invece una sorta di “auto-organizzazione dei consiglieri”, così come accade in Parlamento. Da qui, la richiesta ai tre proponenti di ritirare la mozione e di convogliare il sostegno sul testo Donini, che riconduce invece a una fattispecie prevista dal Regolamento, dove questa materia può trovare modalità di discussione più cogenti e forti.
Immediata la risposta di Manfredini, che ha accolto la richiesta, ribadendo come sia importante non tanto lo strumento, quanto dare risposte agli abitanti della Bassa modenese.
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