C’è voluto un anno, dodici mesi di proteste, arrabbiature, arrangiamenti e patimenti, ma alla fine Elisa ce l’ha fatta: può andare e tornare da sola in treno a Bologna. Elisa Bortolazzi, sanfeliciana di vent’anni, è costretta alla sedia a rotelle, una condizione che per le regole di Trenitalia prevede iter molto rigorosi e che la stazione di partenza sia appositamente attrezzata.
Ieri finalmente tutto ha trovato la quadra.
Elisa si è fatta trovare sul binario della stazione e il capotreno l’ha fatta salire sul vagone. Elisa si è sistemata al suo posto, il capotreno l’ha aiutata con la cintura di sicurezza ed il treno è partito. Arrivati a Bologna è stata aiutata a scendere dal personale della stazione ed è potuta andare in ateneo coi mezzi della cooperativa Società Dolce. Elisa ha fatto da apripista, ora il servizio disabile è attivo per tutti. Lei si dice contenta e soddisfatta, ora può viaggiare in autonomia e nel perfetto rispetto delle regole. Non più da “clandestina” sul treno che la porta all’università.
Per saperne di più: i preparativi in casa Bortolazzi