“Mercoledì 26 febbraio andremo in Regione, a Bologna. Ci andremo perchè, ad oggi, non è ancora stata definita l’interruzione del pagamento delle rate dei mutui sulle case colpite dal terremoto, ed ancora inagibili. E questo nonostante i cittadini ed i sindaci dei comuni del cratere abbiano, da tempo, in più occasioni ed in più modi, segnalato la gravità del problema e nonostante la stessa A.B.I. Regionale si sia dichiarata disponibile a trovare una soluzione condivisa”. E’ l’annuncio del Comitato Sisma 12.
“Intanto gli istituti di credito, in assenza di un accordo specifico, hanno fatto ripartire i pagamenti dal 1 gennaio – ricorda il Comitato in una nota – In questi giorni, in cui ha spiccato l’assenza ed il silenzio del Commisario / Presidente Vasco Errani rispetto alla drammaticità del problema, abbiamo anche letto una serie di dichiarazioni estremamente fantasiose, espresse da alcuni suoi collaboratori, sul perchè, dopo quasi due mesi dalla scadenza della proroga precedente, non si sia ancora giunti ad una soluzione politica della questione. Ci piacerebbe confrontarci con qualcuno che, quelle storie, ce le raccontasse di persona.
In Regione ribadiremo con forza la nostra richiesta, frutto anche dell’incontro avuto con ABI, cioè:
- sospendere, su richiesta volontaria del terremotato, il pagamento delle rate del mutuo fino al ripristino dell’agibilità, o alla completata ricostruzione, dell’immobile colpito dal sisma.
- Alla richiesta di sospensione sarà associata, da parte del terremotato, una dichiarazione di presentazione del modello MUDE o SFINGE o della presentazione della domanda di ricostruzione.
La sospensione, tra l’altro, risulta anche economicamente coperta, relativamente agli interessi sulle rate prorogate, dal fondo di tre milioni di euro appositamente istituito ed in dotazione al Commissario.
Con l’occasione torneremo anche a chiedere la semplificazione delle pratiche burocratiche che impediscono una effettiva ricostruzione e presenteremo anche le nostre proposte rispetto ad una Fiscalità strutturale di vantaggio da istituire celermente sul territorio della Bassa colpito, in questi ultimi 24 mesi, oltre che dal terremoto del 2012 anche da una tromba d’aria e dalla recente, devastante inondazione del Secchia.
Proposte che hanno raccolto l’adesione di circa 12mila cittadini, le cui firme consegneremo direttamente al Commissario / Presidente Errani”