“La ricostruzione per noi non è un gioco e le speculazioni elettorali sulla pelle della gente non fanno per noi, combatteremo e dimostreremo che noi vogliamo scommettere sul futuro della nostra città, e che vogliamo costruire insieme a Maino Benatti e a tutti i mirandolesi una Mirandola più viva e attraente che sia, tra cinque anni, in grado di reggere alle sfide del 2020”: con queste parole il segretario del circolo Pd di Mirandola Centro Andrea Gozzi fa il punto sui progetti in via di realizzazione per il futuro della città. Ecco la dichiarazione di Andrea Gozzi:
«A nome del Pd di Mirandola, esprimo grande soddisfazione per quella che sembra la decisione di Fresenius di ampliare la propria produzione. Questo significa per noi, che le amministrazioni stanno lavorando bene e che quando si lavora bene, i risultati arrivano. Favorire lo sviluppo di quest’area è uno dei nostri maggiori impegni: unica nota dolente, il centro destra di Platis.
Siamo stanchi di vedere finti paladini della giustizia denunciare i mali del mondo quando poi mancano le proposte, quelle vere e concrete. Parlano di buche delle strade e dei ritardi su un progetto come il Multisala che, invece di essere ostacolato, necessiterebbe dell’aiuto di tutte le forze politiche affinché possa procedere per risollevare Mirandola e rilanciare un’area ferita come la Bassa.
Sul Multisala, si è scelto, dopo la sentenza del TAR, di procedere con un nuovo progetto, piuttosto che sperperare risorse in modo assolutamente inefficace su ricorsi e ricorsi, si è scelto di non permettere la realizzazione di un nuovo centro commerciale, proprio perché vogliamo che il centro risorga. Ma non solo, questo progetto permetterà ai mirandolesi, di risparmiare una cifra nell’ordine dei milioni sulla spesa per ultimare il tratto della variante della SS12 che serve a tenere lontano dal centro e dalle scuole i camion diretti alle nostre fabbriche.
Ma tutto questo il buon Platis lo sa e lo nasconde perché per vincere le elezioni sa che deve dimostrare che Mirandola è una città allo sbando, quando invece non è così. Noi non scherziamo su questi temi perché la ricostruzione per noi non è un gioco e le speculazioni elettorali sulla pelle della gente non fanno per noi, combatteremo e dimostreremo che noi vogliamo scommettere sul futuro della nostra città, e che vogliamo costruire insieme a Maino Benatti e a tutti i mirandolesi una Mirandola più viva e attraente che sia, tra cinque anni, in grado di reggere alle sfide del 2020”