Siamo a San Matteo, la frazione alle porte di Modena proprio da dove è partita l’alluvione, nella parte interna. In una delle foto si vedono dei teli stesi sull’argine: è dove hanno riparato la falla.
Poco più in là, un buco grande, forse una tana che si addentra nell’argine? Un foro profondo, molto. E grande. Grande come la testa di un uomo adulto.Chi ha scattato le foto, Ivan Gavioli, spiega che “Un cacciatore ha detto che non è una tana ma potrebbe essere un cedimento del terreno. Siamo a 20 metri dalla falla appena ricostruita”. E che “il buco sembra solo causato de terra che hanno riportato per il rinforzo dell argine Comunque da segnalare in quanto io ho infilato dentro un braccio e non si sente la fine e per mia sensazione si addentra in parte anche dentro all’argine
Al momento non sembra causa di tane in quanto mi hanno spiegato che intorno in effetti non ci sono orme e ci sarebbe un cumulo terra mossa all’esterno”.
E anche i residenti, che ancora oggi, a un mese ormai da quando l’argine del Secchia si è rotto allagando mezza provincia, sono alle prese con le pulizie e le conte dei danni, bocciano l’ipotesi animali. Si punta il dito contro la scarsa manutenzione del letto del fiume., osservando gli arbusti lungo la riva che nessuno ha mai rimosso.