“E’ partita un’analisi delle arginature e come siano urgenti interventi di manutenzione, perché non ci si può permettere di arrivare a ottobre senza che sia stato fatto niente. Ci sono 19 milioni messi a disposizione dall’allora ministro Orlando che vanno portati a casa nel 2014. Tre milioni serviranno per il Secchia e altri 3 per il Panaro per di avviare la manutenzione Gli interventi di manutenzione dovevano e dovranno essere fatti». E’ tassativo il sindaco di Bomporto Alberto Borghi che l’altra sera ha riunito i cittadini per fare il punto sul post alluvione.
Il dibattito è stato acceso, Borghi ha offerto la sua disponibilità a ricandidarsi sindaco e ha spiegato che, come anticipato dal sindaco di Bastiglia, il mezzo milione di euro della Fondazione Cassa di Risparmio servirà per asili e scuole, cui si sommeranno, ha fatto sapere Borghi, anche i 200 mila euro donati dall’Autostrada del Brennero con cui si interverrà anche a sostegno dei commercianti e per il pagamento delle bollette degli alluvionati. “Decideremo – fa sapere il sindaco – in che percentuale contribuire sulle bollette».
Ma obiettivo vero è avere aiuto da Roma, che a detta di molti sta trascurando la Bassa. “Vogliamo il risarcimento danni al 100%, l’azzeramento del Patto di Stabilità, che ci darebbe a disposizione 600mila euro, la verità sulla responsabilità del disastro, l’ inizio dei lavori strutturali agli argini e la riforma Aipo. I soldi ci sono e devono arrivarci”. Non deve andare a finire come “per la piena del 2009: il governo stanziò 4 milioni per interventi urgenti, ma – ricorda il sindaco – Aipo non fece nulla e la procedura d’ urgenza venne invalidata”.