Riprendere in tempi brevi il confronto per chiudere il nuovo contratto nazionale della ceramica, che interessa 30 mila lavoratori (di cui numerosi nella Bassa) ed è scaduto il 30 giugno 2013. Lo chiede la Femca-Cisl nazionale in una lettera inviata a Confindustria Ceramica e agli altri sindacati Filctem-Cgil e Uiltec-Uil. «Dopo l’ultimo incontro dello scorso 11 febbraio, non abbiamo più avuto contatti – scrivono i ceramisti Cisl – Nel ribadire la nostra disponibilità al confronto, riaffermiamo che per chiudere il rinnovo contrattuale servono due condizioni. La prima è una rivisitazione del capitolo sull’occupazione per tutelare i livelli occupazionali attraverso un ruolo propositivo delle rsu nella definizione di strumenti economici volti al sostegno al reddito dei lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali o in altre situazioni di riduzione della prestazione lavorativa. La seconda condizione è un aumento economico in linea con i rinnovi della categoria e comunque – conclude la Femca nazionale – non inferiore all’aumento concordato nel precedente rinnovo».