Prima la legge che imponeva durissime restrizioni, poi l’interpretazione più morbida, ora la protesta ufficiale. C’è molto rammarico da parte di Anva-Confesercenti Modena rispetto alla “piega” che ha preso la normativa regionale sugli hobbisti. “Comprendiamo che le pressioni di amministratori, Proloco, eccetera, siano state parecchie. Ma dopo anni di discussione ed una decisione così importante, ci aspettavamo francamente che si fosse atteso luglio e le conclusioni previste dalla clausola valutativa, per apportare le necessarie modifiche alla norma sulle valutazioni di merito acquisite sulla base dell’esperienza fatta”, nota Anva.
“Questo avrebbe permesso – continua ANVA – di far emergere dal sommerso buona parte di chi ha fatto dell’hobbismo la propria attività principale, ma letteralmente in nero. Perché almeno non avrebbe potuto permettersi di restare nell’ombra per tutta la primavera e buona parte dell’estate. Invece si è preferito, prima dare l’illusione della proroga e poi svuotare la norma senza che neanche entrasse in vigore, dando quindi ragione a quanti (Comuni, Proloco e organizzatori vari) fin dallo scorso anno, continuavano a ripetere a tutti gli hobbisti di stare tranquilli, che tanto la legge sarebbe comunque cambiata e che non era necessario mettersi in regola”.
“Nonostante tutto – aggiunge ANVA – alcuni Comuni, anche importanti hanno cominciato ad applicare la normativa, prendendola sul serio e qualche hobbista il cosiddetto tesserino l’ha preso. Ma pensiamo anche a chi ha speso 200 euro per il tesserino, ora praticamente inutile, visto che tutti i mercatini diverranno del ‘Riuso’; e di quei Comuni che hanno agito per la regolarizzazione degli hobbisti e che ora vedono premiate quelle amministrazioni che nulla avevano fatto. Infatti, come avevamo ampiamente previsto tutti i mercatini si stanno trasformando in ‘mercati del riuso”.
“Rimane quindi un profondo rammarico. Noi, non cambiamo idea sull’importanza della legalità nel commercio e sull’opportunità di sostenere alcune giuste battaglie, nonostante la crisi pesantissima e profonda che stiamo vivendo e che sta travolgendo tante piccole aziende, le loro famiglie e spesso i risparmi di una vita di lavoro. E tutto ciò senza ammortizzatori sociali, nel silenzio di molti anche se sempre con grande dignità. Una delibera che scontenta tutti. Tranne i finti hobbisti che potranno continuare a lavorare in modo irregolare oltre che illegale, eludendo il fisco. A che pro quindi continuare a fare sacrifici e resistere, quando ad essere premiati sono i furbi?”, chiede concludendo ANVA.