Il caso del rapporto Ichese sul fracking che è stato desecretato dalla Regione Emilia Romagna solo due giorni fa, arriva aòll’attenzione del Goerno e dle primo ministro.
L’interrogazione – che vede la cittadina deputata Maria Edera Spadoni come prima firmataria – è stata presentata dal Movimento 5 Stelle ai Ministri competenti del Governo Renzi. I parlamentari emiliano romagnoli e il consigliere regionale Defranceschi ribadiscono la volontà affinché sia fatta piena luce sull’accaduto e sulle gravissime omissioni da parte delle istituzioni e – in primo luogo- dal presidente della Regione Vasco Errani. La relazione, infatti, è stata resa pubblica solo dopo che i giornali e i media ne hanno parlato.
Nella relazione conclusiva si legge che: “non si può escludere” che le attività estrattive effettuate nel giacimento in località Cavone di Mirandola (Mo) possano avere innescato il sisma del 20 Maggio, il cui epicentro si trova a 20 km di distanza anche in relazione all’incremento delle attività estrattive nel pozzo a partire dall’aprile 2011.
ecco il testo sottoscritto da Maria Edera Spadoni, Vittorio Ferraresi, Michele Dell’Orco, Giulia Sarti, Mara Mucci, Paolo Bernini, Matteo Dall’Osso (Movimento 5 Stelle Camera), Elisa Bulgarelli, Michela Montevecchi (Movimento 5 Stelle Senato), Andrea Defranceschi (Movimento 5 Stelle Regione Emilia-Romagna)
“Al Governo chiediamo:
-quali soggetti, oltre a Regione, Ministero e Protezione Civile erano in possesso del rapporto Ichese e quali sono stati i reali motivi che hanno portato alla decisione di secretarlo fino ad oggi.
-qual è la ragione per cui al momento dell’istituzione della Commissione non è stata sospesa ogni nuova autorizzazione relativa a nuove richieste di progetti estrattivi.
-quando si prevede che saranno conclusi i lavori dell’apposito gruppo istituito in ambito CIRM;
-se, in base al citato principio di precauzione, non sia fondamentale sospendere ogni nuova concessione autorizzativa;
-se non sia necessario -alla luce delle conclusioni della Commissione ICHESE- il ritiro delle concessioni autorizzate di estrazione o stoccaggio in aree dove sia accertata la presenza di faglie attive nel sottosuolo.
L’interrogazione del Movimento 5 Stelle rappresenta anche una netta presa di posizione politica dopo che il Consiglio regionale dell’Emilia Romagna ha bocciato l’ordine del giorno di Andrea Defranceschi (Movimento 5 Stelle) che impegnava la Giunta a bloccare tutte le trivellazioni e revocare i 35 permessi già concessi, oltre ai 14 in via di approvazione.
Troppi paesi in ginocchio, troppi morti, feriti, sfollati: i cittadini di Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Bologna, Mantova che furono colpiti duramente dal sisma non dimenticano e pretendono verità e trasparenza.