L’autopsia aiuterà a ricostruire esattamente le ultime ore di vita di Valentina Paiuc, la 49enne moldava uccisa due giorni fa a Massa Finalese, ma tutto porta a ipotizzare sia stata uccisa a martellate: il tipo di ferite, la profondità, le testimonianze raccolte che parlano di urla e rumori violenti. Così come tutto indica come responsabile Astrit Qejvani, il suo compagno albanese che, a sua volta, è stato trovato cadavere nella sua auto accartocciata contro un camion.
Nell’appartamento di via Einstein i carabinieri della compagnia di Carpi guidati dal capitano Vito Grimaldi sono alla ricerca di testimonianze e prove. Vicino al corpo di Valentina sono stati trovati un martello e una sedia fatta a pezzi, e secondo i racconti dei vicini l’ultima loite tra i due sarebbe avvenuta fra le 14 e le 15 di mercoledì, ora cui andrebbe fatta risalire anche al morte della donna.
Cosa ha fatto Astrit Qejvani fino alla sera, quando alle 20 è finito a schiantarsi contro un tir fermo in una piazzola sull’A4, morendo sul colpo? L’ipotesi più accreditata dagli inquirenti è che in preda ai sensi di colpa si sia suicidato.
A cercare un perchè a questo dramma c’è la figlia della donna uccisa, Natalia, sposata con un finalese: stata lei a dare l’allarme perchè non riusciva a trovare sua madre, ora collabora con gli inquirenti per la ricerca della verità.