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Foto – Le chiese di Mirandola e quel Sacrario dei Caduti intatto

da | Apr 12, 2014 | In Primo Piano, Mirandola, Ricostruzione | 0 commenti

Il sacrario dei Caduti – la cappella dedicata alle vittime di tutte le guerre che si trova all’interno della Chiesa di San Francesco – è rimasto sostanzialmente intatto, nonostante il crollo di gran parte dell’edificio di culto mirandolese. È questa una delle sorprese che hanno accolto i tanti cittadini accorsi alla visita guidata organizzata nella mattinata di sabato 12 aprile dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la parrocchia di Mirandola. L’iniziativa seguiva altre due “passeggiate di quartiere” di “Immagina Mirandola”.

Il percorso di urbanistica partecipata ha la finalità di cogliere idee, spunti ed esigenze utili alla futura pianificazione della città. L’obiettivo, in particolare, è di definire gli interventi urbanistico-edilizi da realizzare sia sui singoli edifici, sia sui contenitori presenti in due zone della città ben identificate: il quartiere che si sviluppa intorno alla chiesa di San Francesco e l’ambito nord est del centro cittadino, che comprende lo stadio comunale e la stazione delle corriere.

Sull’ambito nord est, in particolare, il Comune propone un’importante riqualificazione della zona, che forma ormai un tutt’uno con il centro storico e che – al contrario di oggi – deve diventare pienamente fruibile dai cittadini. Sull’area dello Stadio Lolli, ad esempio, è stato presentato nei giorni scorsi il progetto della costruzione del nuovo bocciodromo (con due corsie, spogliatoi e bar) e della ristrutturazione della pista di pattinaggio. Questo ed altri interventi saranno effettuati nella prospettiva di una riqualificazione di alta qualità, nel rispetto dei vincoli storici e valorizzando gli aspetti ambientali e paesaggistici.

La visita di sabato 12 ha toccato i cantieri delle chiese di San Francesco, del Duomo di Santa Maria Maggiore e del Gesù. Alla visita erano presenti Carla Di Francesco, Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna, rappresentanti dell’Amministrazione comunale e funzionari della Soprintendenza e del Ministero. Tante le persone che non hanno perso l’occasione di entrare (in molti casi per la prima volta) negli edifici di culto, sui quali è stato fatto un enorme lavoro di messa in sicurezza e di salvataggio e recupero dei beni artistici, come è stato sottolineato dai responsabili della Soprintendenza.

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