La Ferrari di Maranello si conferma all’avanguardia non solo sui circuiti di Formula 1 ma anche nella tutela ambientale. Nel 2013 lo stabilimento di Maranello ha ottenuto dalla Provincia il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata la prima volta nel 2007. In totale nell’ultimo anno la Provincia di Modena ha rilasciato 152 Autorizzazioni integrate ambientali (Aia), tra rinnovi e modifiche, ad altrettanti impianti industriali, a maggiore impatto ambientale, che nel modenese sono oltre 200.
Dalle analisi e verifiche su diversi parametri, costantemente monitorati, sono emersi, per lo stabilimento di Maranello, livelli di eccellenza nella riduzione dell’impatto ambientale e sono stati raggiunti tutti gli obiettivi di qualità fissati nella prima Aia del 2007. In particolare, relativamente alle emissioni in atmosfera è stato raggiunto l’obiettivo di riduzione del 50 per cento dei flussi di massa autorizzati per la quasi totalità degli inquinanti emessi; inoltre, i flussi di massa dall’impianto risultano molto inferiori rispetto a quelli autorizzati, in quanto le concentrazioni rilevate degli inquinanti risultano di gran lunga inferiori ai limiti di legge.
A seguito del rilascio del rinnovo dell’Aia, che riguarda anche la pista di Fiorano, l’impatto si ridurrà ulteriormente, attraverso anche l’applicazione di nuovi indicatori di performance che tengono conto della continua evoluzione ed innovamento di un’azienda che rappresenta un modello non solo per la riduzione delle emissioni, ma anche nella gestione dei rifiuti, il ricorso a energie alternative e il contenimento del rumore prodotto.
La Ferrari primeggia anche su altre aziende della nostra provincia., Infatti, sono 152 le autorizzazioni integrate ambientali (Aia) rilasciate dalla Provincia di Modena ad altrettanti impianti industriali a maggiore impatto ambientale (che nel modenese sono oltre 200). Un numero che dice chiaramente quanto siano migliorate le prestazioni ambientali delle più importanti imprese industriali all’ombra della Ghirlandina.
Tra queste, infatti, spiccano gli impianti di Tred Carpi, Biofer, Crown Aerosol, Coptip, gruppo Atlas Concorde, di A.C.R. di Reggiani Albertino, Cnh e il termovalorizzatore di Modena (classificato come impianto di recupero energetico). A questi si aggiunge la Ferrari di Maranello che ha ottenuto il rinnovo dell’Aia, rilasciata la prima volta nel 2007. In particolare, relativamente alle emissioni in atmosfera è stato raggiunto nello stabilimento del Cavallino Rampante l’obiettivo di riduzione del 50% dei flussi di massa autorizzati per la quasi totalità degli inquinanti emessi; inoltre, i flussi di massa dall’impianto risultano molto inferiori rispetto a quelli autorizzati (le concentrazioni rilevate degli inquinanti risultano di gran lunga inferiori ai limiti di legge).
Tra i diversi settori coinvolti spicca quello ceramico, interessato, soprattutto negli ultimi due anni, da una profonda ristrutturazione che ha riguardato sia i formati delle piastrelle, che le tecniche di stampa digitale, allo scopo di rispondere alle esigenze del mercato, riducendo il consumo di energia ed i costi di produzione.
Poi quello della lavorazione carni e sottoprodotti di origine animale, dove la Provincia, in collaborazione con il Comune di Castelnuovo, Arpa Modena ed alcune ditte del territorio (Gatti, Gigi il Salumificio, Sapi), sta portando a termine il “Progetto odori”, che ha lo scopo di analizzare le emissioni principali presenti sull’area urbana.