Tra 2010 e 2011 si era appropriato di decine di migliaia di euro carpiti ai suoi clienti, incassando assegni che avrebbero dovuto finire nelle lor pensioni integrative o nelle polizze vita. Aveva consegnato anche false ricevute di versamento e a volte aveva anche intascato direttamente contanti. Ora, dopo la denuncia fatta dalla sua stessa banca, arriva la sanzione disciplinare del suo albo, la più grave: radiazione.
L’ha erogata la Consob, commissione nazionale per la Società e la Borsa, ai danni di un mirandolese di 43 anni che è stato accusato di aver, si legge nella delibera Consob,
- acquisito, anche mediante distrazione, la disponibilità di somme e di valori di pertinenza della clientela;
- comunicato e trasmesso agli investitori informazioni e documenti non rispondenti al vero;
- simulato operazioni d’investimento nei confronti dei clienti.
L’iter non si conclude qui, perchè l’uomo ha un mese di tempo per presentare ricorso alla Corte di Appello.