“Le ordinanze n.32 e 33 emanate ieri aprono la strada all’abbandono dei centri storici dei paesi terremotati. Dopo due anni di sofferenza e di attesa non potrebbe esserci abdicazione peggiore. Sembra che la Regione – osserva Andrea Defranceschi, consigliere regionale del Movimento 5 stelle Regione Emilia-Romagna – getti la spugna, bloccata dalla sua stessa burocrazia, ed è una tragica ammissione di responsabilità. Concedere ai proprietari che non intendano ristrutturare le case gravemente danneggiate nei centri storici di cedere gli immobili incassando l’intero incentivo significa invogliarli ad andarsene. Credo che in pochi preferiranno tenere duro di fronte ai mille lacciuoli della burocrazia rischiando di attendere ancora parecchi anni prima di rientrare nelle proprie case. In pratica, i centri storici perderanno la propria popolazione che, forse, verrà solo in parte sostituita con nuovi arrivi. Come se non bastasse, la cessione “gratuita” a enti pubblici o società private prevede la destinazione degli edifici, una volta recuperati, ad uso abitativo, produttivo o “per servizi”. Traduco: i centri storici diverranno centri commerciali. Oppure, nel migliore dei casi, sarà un bellissimo regalo alle cooperative di costruzione che potranno mettere le mani su immobili di pregio, nei centri storici, per due soldi. E’ infatti previsto un contributo, fIno al 100%, in caso ci si impegni ad affittare l’immobile per 15 anni, e rivederlo solo successivamente. Un colossale affarone per i soliti noti.”