Dopo mesi di impegno nella battaglia contro i progetti di trivellazione per l’ estrazione idrocarburi, apprendiamo oggi dalla prestigiosa rivista Science che “in un rapporto non ancora pubblicato, una giuria internazionale di geologi ha concluso che un paio di terremoti mortali che hanno colpito la regione italiana Emilia-Romagna nel 2012 potrebbe essere stato innescato dall’estrazione del petrolio in un giacimento petrolifero locale”. E il comitato NO TRIV a FE, nato per dire no a nuove trivellazioni nel territorio ferrarese, a due passi dall’epicentro modenese del sisma 2012, punta il dito contro la Regione, chiedendo la verità sul lavoro della commissione e che si reclami un risarcimento danni alle compagnie petrolifere.
“Il giacimento in questione – prosegue la nota del comitato – sarebbe quello di Cavone in zona Mirandola, vicinissimo all’epicentro dei devastanti terremoti del maggio 2012, in cui nel 2011 si è avuto un picco di attività estrattiva e il rapporto di cui si parla è quello tanto atteso della Commissione di esperti internazionali Ichese. L’espressione “non può essere escluso” contenuta nel rapporto è talmente forte che la Regione Emilia Romagna, la Protezione Civile e il Ministero dello sviluppo economico hanno pensato di non renderlo pubblico per più di due mesi , dal febbraio scorso, e hanno taciuto ai comitati e a tutti i cittadini che si stanno battendo sui territori emiliani contro le trivellazioni.
Siamo stati meno di un mese fa a Bologna, numerosi, preparatissimi e determinati, per incontrare – ricordano i No Triv – chi ha responsabilità sulla materia, in particolare l’assessore Muzzarelli la cui firma sta su decine di delibere, odg e permessi. L’assessore non si è nemmeno presentato e chi lo ha sostituito, oggi sappiamo che già allora era a conoscenza del rapporto Ichese.
A poche ore dalla rivelazione di Science, la Regione ammette di conoscere da tempo quel rapporto, quindi di averlo nascosto ai cittadini e racconta in una nota che si è costituito nello stesso mese di febbraio un gruppo di lavoro tra Ministero, Protezione Civile e Regione composto da altri “esperti” che da allora stanno lavorando su” approfondimenti per dare le risposte necessarie”. Un’altra commissione per prendere tempo? Ora BASTA!! i cittadini NO TRIV indignati e preoccupati chiedono:
-che venga IMMEDIATAMENTE reso pubblico il rapporto Ichese nella sua formulazione originale
-che venga convocata d’urgenza una Giunta Regionale straordinaria per fermare TUTTI i progetti di trivellazione in Emilia Romagna,in maniera irrevocabile.
-che venga esaminata la possibilità di intraprendere un percorso giudiziario per chiedere i risarcimenti alle compagnie petrolifere degli incommensurabili danni umani, sociali e economici provocati dal sisma
Dopodichè – è l’esplicito invito dei ferraresi – preparino le valigie assieme alle compagnie petrolifere perchè chi ha tenuto nascosto fino ad ora il rapporto della Commissione Ichese, ha apertamente violato la Convenzione di Aarhus del 25 giugno 1998, la conseguente Decisione 2005/370/CE del Consiglio, del 17 febbraio 2005, la direttiva 2003/4/ CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2003 e il Dlgs 195/05 e successive modifiche e tutte le normative conseguenti”