La rotazione tra barbabietola da zucchero e grano duro, non tutti lo sanno, garantisce numerosi benefici dal punto di vista agronomico, ambientale ed economico: migliore fertilità dei terreni per una maggiore produttività a favore delle filiere agroindustriali e minori trattamenti alle colture con l’aumento della remunerazione economica per gli agricoltori. Per questi motivi il recente accordo sottoscritto da l’azienda Barilla e la coop Coprob, per favorire l’integrazione orizzontale tra le due colture, valorizza e sostiene – si legge in una nota Coprob – entrambe le filiere nazionali.
Le modalità di attuazione e le positive ricadute concrete a favore dell’agricoltura locale sono state oggetto di un incontro svoltosi oggi presso lo zuccherificio di Minerbio, un seminario durante il quale i responsabili delle due aziende hanno presentato gli specifici vantaggi della rotazione grano duro/barbabietole e gli strumenti utilizzati da Barilla (‘Decalogo della Coltivazione Sostenibile del Grano Duro’ e ‘granoduro.net’) per una corretta integrazione tra le due colture.
In rappresentanza degli oltre 5.700 soci della Cooperativa, agricoltori appartenenti al Club della Bietola e al Consiglio di Amministrazione di Coprob
“Grazie agli accordi di filiera, Barilla non si limita a promuovere una pratica agronomica sostenibile da ogni punto di vista, ma vuole proporre un modello innovativo per l’agroindustria italiana – chiarisce Michele Zerbini, responsabile Barilla ‘Progetto sostenibilità del grano duro in Italia‘ – in quanto una nuova sinergia tra agricoltura e industria consente di svolgere un ruolo sempre più da protagonista nel campo dell’alta qualità attraverso filiere corte, controllate e certificate anche a tutela dei consumatori”.
“Con l’introduzione di questo innovativo accordo orizzontale tra Barilla e Coprob puntiamo alla sinergia tra filiere complementari come Grano Duro e Barbabietola da Zucchero per renderle più sostenibili e competitive nello scenario Europeo in quanto efficienti e rispettose dell’ambiente – precisa Marco Tambini, Responsabile acquisti Zucchero Barilla – anche perché solo così possiamo garantire un’equa remunerazione agli agricoltori in cambio di una produzione di elevata qualità”.
“Siamo impegnati in questo progetto con la nostra struttura tecnica insieme al Club della Bietola – afferma Claudio Gallerani, Presidente Coprob – perché l’assistenza continua agli agricoltori nella scelta delle migliori pratiche è da sempre parte integrante della nostra responsabilità sociale e ambientale”.
La salvaguardia della produzione nazionale di zucchero richiede la volontà delle Istituzioni (chiamate, proprio in questi giorni, ad attribuire gli aiuti accoppiati che la filiera nazionale dello zucchero ha chiesto di destinare alle bietole per almeno 600€ ad ettaro), ma si fonda anche sulle scelte consapevoli e responsabili dei consumatori a favore di prodotti nazionali e di qualità e soprattutto in grado di rispettare i valori sociali e ambientali.
“Da oltre 10 anni – ricorda Gallerani – abbiamo valorizzato con il marchio Italia Zuccheri tutta la nostra produzione come ‘zucchero 100% italiano’ e, nonostante le attuali difficoltà del mercato, i consumatori ci riconoscono questo valore”.
“Ma la nostra forza risiede negli oltre 5.700 agricoltori italiani soci della Cooperativa e grazie a questi siamo in grado di evidenziare ancor più la distintività del nostro prodotto; oggi – conclude Gallerani – esponiamo sui nostri pacchi anche un nuovo marchio ‘Equo cooperare. terra, uomo, valore’, garanzia di una giusta remunerazione per gli agricoltori, del loro coinvolgimento nella gestione dell’impresa come soci, del rispetto delle migliori pratiche agronomiche e ambientali”.