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Carpi, la Polizia contro il lavoro nero cinese: tante le irregolarità

da | Mag 15, 2014 | In Primo Piano, Altri Comuni, Lo sai che... | 0 commenti

Ispezionati 3 laboratori di maglieria:  tre i lavoratori irregolari, uno dei quali clandestino. Una delle ditte era controllata da un sofisticato sistema di videoserveglianza. In un’altra, scoperto anche un dormitorio per i lavoratori.

Nel corso dell’ultima settimana personale della Polizia di Stato del Commissariato di di Carpi, congiuntamente a due funzionari ispettivi dell’INPS di Modena, nell’ambito di servizi mirati al contrasto al fenomeno del lavoro nero e all’impiego della manodopera clandestina, ha sottoposto a controllo tre laboratori di confezione capi di maglieria siti in Carpi, gestiti da cittadini cinesi.

Su un totale di circa 30 lavoratori identificati, tutti extracomunitari di nazionalità cinese, due di essi non erano assunti in regola, mentre uno era clandestino sul territorio nazionale.  In una ditta di Migliarina, all’interno della quale sono state identificate 8 persone, gli agenti hanno appurato che uno dei lavoratori non era regolarmente assunto sulla base delle vigenti norme di legge in materia di lavoro subordinato e che l’attività lavorativa (confezionamento di capi di maglieria) veniva svolta in orario notturno senza corresponsione dei relativi emolumenti aggiuntivi previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro di settore. Al titolare, un cittadino cinese di 64 anni residente a Campagnola Emilia i provincia di Reggio, è stata comminata la cosiddetta maxi-sanzione (per ogni singolo lavoratore non regolarmente assunto, la sanzione, che può variare dai 1.500 ai 12.000 euro,  maggiorata di 150 euro per ciascuna giornata lavorativa prestata).

La medesima violazione è stata contestata alla titolare di un’atra ditta di confezione che aveva alle proprie dipendenze una lavoratrice irregolarmente assunta.  Gli agenti hanno altresì appurato che all’esterno dello stabile era in funzione un sofisticato sistema di videosorveglianza, con una telecamera puntata sull’ingresso dell’opificio (sempre rigorosamente chiuso da un cancello legato con un lucchetto), che consentiva di controllare dall’interno eventuali visite “sgradite”.

In un’altra ditta di confezione, all’interno della quale sono state identificate 12 persone, è stato invece rintracciato un clandestino che, al termine delle formalità, è stato espulso dal territorio nazionale. Nei confronti della titolare, sanzionata per aver dato ospitalità a tutti i suoi dipendenti senza averne dato la prescritta comunicazione alle competenti autorità (oltre di 3.000 di multa),  sono in corso ulteriori verifiche sul rispetto delle norme edilizie, dato che all’interno di un garage in lamiera adiacente il laboratorio, ubicato in pieno centro storico a Carpi, era stato allestito un vero e proprio dormitorio. All’interno del locale di 15 mq., dov’erano ammassati vecchi macchinari, sono stati rinvenuti alcuni materassi dove presumibilmente gli stranieri avevano la possibilità di “dormire” e un fornello per la preparazione di vivande calde.

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