Bolidi d’epoca e di oggi hanno sfrecciato in mattinata per inaugurare la tangenziale di Nonantola: “E’ una delle infrastrutture più volute e meno contestate che io ricordi: libera il centro della città, riduce la pericolosità, fluidifica il traffico riducendo inquinamento e tempi di percorrenza”. Ci sono voluti diversi anni, ma come ricorda il deputato Davide Baruffi, ora la tangenziale di Nonantola è realtà.
“Abbiamo rispettato un impegno preso con cittadini di concludere questa opera importante entro la legislatura. Esserci riusciti rappresenta un esempio di buona amministrazione al servizio della comunità”. Lo ha affermato Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena, inaugurando oggi, sabato 10 maggio, la tangenziale di Nonantola, realizzata dalla Provincia di Modena con un investimento complessivo di oltre 37 milioni di euro. All’evento hanno partecipato anche Pier Paolo Borsari, sindaco di Nonantola, Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture, e Alfredo Peri, assessore regionale alla Mobilità, oltre ai parlamentari modenesi e numerosi cittadini.
Il sindaco Borsari ha parlato di “evento storico che migliora la qualità della vita del centro abitato di Nonantola, la sicurezza stradale e l’ambiente”. Pagani ha sottolineato l’importanza di un’opera fondamentale per tutta la provincia perché “snellisce il traffico, soprattutto pesante, sulla direttrice Modena-Bologna. Abbiamo ereditato quest’opera dall’Anas dopo anni di ritardi e siamo riusciti a terminarla in meno di quattro anni, ora dobbiamo completare anche la nuova Pedemontana”. L’assessore Peri ha evidenziato che la scelta di puntare sulla Provincia dopo i ritardi dell’Anas “si è rivelata giusta. Le istituzioni locali funzionano e la Provincia di Modena ha dimostrato notevoli capacità gestionali”.
Tutta la tangenziale è lunga circa sette chilometri: dalla provinciale 255 Nonantolana verso Modena supera il centro abitato per arrivare ancora sulla provinciale lato bolognese. In questi ultimi mesi sono state completate anche diverse opere complementari come il ripristino di via Oppio, il sottopasso ciclopedonale della nuova tangenziale lungo via Prati, opera che consente collegamenti in bici e a piedi più sicuri tra la frazione di Casette e il centro del paese, la rotatoria Bologna, il sottopasso di via Mislè, oltre a quello ciclopedonale di via Erbedole. Resta chiusa, invece, fino al 30 giugno, la provinciale 14 via di Mezzo, per consentire i lavori del sottopasso stradale, a causa dei ritardi provocati dal ritrovamento di reperti archeologici di epoca romana, custoditi ora dal Comune e a disposizione della Soprintendenza.