Per una mancata regolarizzazione del rapporto di lavoro di un dipendente, il direttore, c’è a ottobre una società condannata in via definitiva a pagare i contributi. E chi è il legale rappresentante di questa società? V.M., ora candidata nelle liste del Movimento 5 Stelle di Mirandola per le amministrative del Comune del Modenese.
La vicenda riguarda una impresa editoriale di Mirandola, la View srl, condannata presso il Tribunale di Roma il 23 ottobre del 2013 per il mancato versamento dei contributi previdenziali, per errata formalizzazione del rapporto di lavoro giornalistico. La sentenza, ci spiega il legale dell’azienda, non è stata appellata ed è dunque definitiva.
I fatti risalgono al 2009 e riguardano una rivista sui matrimoni editata da View, la cui storia durò una manciata di mesi. Pochi mesi sufficienti, però, a far guadagnare una condanna civile.
Racconta il lavoratore che “ho lavorato alla gestione della testata ‘View Sposa’ come un normale direttore responsabile dal maggio 2009 al gennaio 2010. Sembrava tutto normale, ma tardavano a farmi il contratto di lavoro e faticavo a ricevere la retribuzione dovuta malgrado i miei solleciti. Mi sono pertanto rivolto all’Ispettorato del Lavoro di Modena e alla mia cassa previdenziale di categoria, e dopo quattro anni ho ottenuto giustizia, almeno per gli oneri assicurativi“.
La causa, infatti, è durata molto, avanti per diversi anni e, come si legge nel testo della sentenza del Tribunale di Roma, ha avuto diversi step. Uno, importante nel 2012, quando il lavoratore cui non erano stati pagati i contributi ottiene che l’Inpgi (l’Istituto di previdenza giornalistica) intimasse all’azienda il pagamento di complessivo importo di oltre 6 mila euro. Passa un altro anno – siamo a ottobre 2013 – e il Tribunale gli dà ragione, condannando l’azienda anche “al pagamento dei compensi professionali”.
Attenzione alle date: la sentenza definitiva è dell’ottobre 2013 e non è mai stata appellata.
Diversi mesi dopo il legale rappresentante della società proporrà la sua candidatura ai Cinque Stelle che la accettano e la mettono in lista. E oggi, maggio 2014, chiedono con lei il voto agli elettori mirandolesi.
Pubblichiamo la nota dell’avvocato che ha difeso la società di cui era legale rappresentante V.M. nel procedimento presso il Tribunale di Roma:
“Preciso che la sentenza non condanna la Modena, ma la View srl, di cui lei era legale rappresentante. Essendo una sentenza civile non ha nè avrà mai alcuna ripercussione giuridica contro di lei personalmente“. E la richiesta di rettifica che ci è giunta il 18 maggio 2014: Richiesta di rettifica – riceviamo e pubblichiamo