In mattinata, a Mirandola, sono stati resi noti i numeri della ricostruzione all’approssimarsi dei due anni dal sisma.316 sono i cantieri avviati per la ricostruzione delle abitazioni. Imprese: 159 milioni di euro ammessi a contributo. Cas per 1.741 persone, 184 famiglie nei Map.
A fare il punto sulla ricostruzione è stato il sindaco Maino Benatti: “Sappiamo tutti che quella relativa ai tempi – argomenta – è la questione dirimente, ovvero potere affermare se siamo in ritardo o meno. Ricordo sempre che veniamo da un terremoto mai visto e che ha distrutto gran parte della città e, anche in altre zone d’Italia in cui dal sisma si è recuperato in maniera virtuosa e velocemente, la tempistica ha sempre riguardato un lasso di sette, otto, dieci anni. Siamo consapevoli che, per alcune situazioni come quelle relative al Castello e alle chiese, sarà così anche per Mirandola. Ma non siamo insensibili ai tempi: l’obiettivo, ora che le linee guida sono state sottoscritte e i percorsi di ricstruzione sono omogenei, è quello di accelerare”.
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Una curiosità: dal sisma del 2012 ad oggi, dal punto di vista dei residenti Mirandola ha numeri trascurabili per quanto riguarda la decrescita, nell’ordine di poche decine di residenti in meno.
Il sindaco prosegue sul discorso della tempistica: “Abbiamo assunto personale e stiamo valutando, con la Regione, se sia possibile esternalizzare i Sal (acronimo di Stato Avenzamento Lavori, vale a dire le verifiche sui cantieri) che sono al momento delegati all’ufficio tecnico. Sgravando il nostro personale di parte di queste verifiche, facendole attraverso terzi, il percorso potrebbe essere velocizzato”. Per quanto riguarda il Castello dei Pico (la cui situazione è molto particolare, avendo diversi proprietari e diverse funzioni) sono stati affidati gli incarichi per il progetto preliminare e, quando si avrà avrà l’ok, si passerà all’affidamento degli incarichi specifici. Da quel giorno i progettisti avranno 90 giorni per definire i progetti veri e propri.