«Probabilmente non è stata bene informata su quello che in questi due anni è stato fatto a Mirandola, e prima che continui, vorrei dare alcune cifre, perché i numeri non mentono.» Così Maurizio Cavicchioli, segretario comunale del Pd di Mirandola risponde alle affermazioni sulla ricostruzione post sisma fatte nei giorni scorsi da Giulia Gibertoni, candidata grillina di origini mirandolesi del al parlamento Europeo. Ecco la dichiarazione di Maurizio Cavicchioli:
“E’ di questi giorni l’attacco che la candidata grillina alle elezioni europee, Giulia Gibertoni, di origini mirandolesi, che sostiene che poco o niente è stato fatto per la ricostruzione, che il centro città di Mirandola è uno spazio fantasma, che la ricostruzione è irrispettosa della nostra storia, e via dicendo con un crescendo di attacchi che riguarda tutta la classe politica che ha gestito questo dramma e sta gestendo la ricostruzione, da Errani in giù, ne ha per tutti. Probabilmente non è stata bene informata su quello che in questi due anni è stato fatto a Mirandola, e prima che continui con la sua macchina del fango, vorrei dare alcune cifre, perché le parole sono aria al vento, ma i numeri non mentono.
Il Comune di Mirandola in questi due anni ha:
– attivato pratiche per la concessione oltre 60 milioni di euro per la ricostruzione delle imprese;
– 57 milioni per la ricostruzione delle abitazioni;
– 48 milioni impegnati per il recupero delle opere pubbliche, per le quali sono già in corso 60 progetti;
– 12,5 milioni spesi per le opere di messa in sicurezza degli edifici;
– sui 400 edifici danneggiati in centro storico sono già 200 i cantieri aperti, e sono già rientrate oltre il 40% delle famiglie e circa la metà delle attività produttive e dei servizi;
– abbiamo costruito tutte le nuove scuole, palestre, il municipio provvisorio, la biblioteca, e sono già in fase progettuale il recupero del castello, del teatro e del vecchio municipio, e di questi alcuni lavori sono già appaltati;
– in novembre 2012 erano circa 8.000 le persone assistite a causa della mancanza di abitazione, ed oggi sono meno di 2.500.
Questi sono i dati veri. Capisco che c’è ancora molto da fare, e nessuno lo vuole nascondere, ma raccontare che nulla si è fatto e nulla si sta facendo è offensivo per le centinaia e centinaia di mirandolesi che in questi anni si sono tirati su le maniche e si sono dati da fare, a cominciare dall’amministrazione, dalle imprese, dai commercianti, le associazioni di categoria, il mondo del volontariato, i lavoratori, la scuola, le parrocchie, ecc…
Mentre tutta questa gente lavorava, cosa facevano i grillini?
Noi a Mirandola abbiamo bisogno di gente che costruisca, non che demolisca. Abbiamo bisogno che chi ha governato questi anni drammatici di fatica e lavoro, continui nell’opera che tutti hanno sotto gli occhi: una città che sta rinascendo, crescendo e che grazie ai cittadini mirandolesi che amano la propria città, diventerà più bella di prima.”