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S. Felice, il sindaco contro la macchina del fango: “Il nostro impegno non è elemento da commedia”

da | Mag 7, 2014 | In Primo Piano, Camposanto, Amm. San Felice, Elezioni | 0 commenti

La premessa è lunga, ma indispensabile per capire tutto. A San Felice sul Panaro è nato uno dei più giovani gruppi del Movimento 5 Stelle, che nel momento in cui ha dovuto presentare tutta la documentazione necessaria per partecipare alle elezioni amministrative ha avuto un problema burocratico. Non è arrivata in tempo, a quanto pare, l’autorizzazione all’uso del simbolo ufficiale grillino da Milano.

Un disguido, un problema che può capitare a chiunque abbia a che fare con la complessità degli incartamenti necessari per presentare le liste, e non ha una forte macchina organizzativa alla spalle. Ma anche sintomo – è stato fatto osservare anche con una certa dose di malizia –  di una certa ingenuità e tendenza a sottovalutare la complessità delle cose che, coniugata poi alla prova dei fatti della gestione di un Comune, avrebbe potuto procurare lentezze e ritardi per i cittadini: questo era il senso dei comunicati di critica arrivati dal Partito Democratico prima, e della lista di centrodestra “Sanfeliciani per reagire“, poi.

Dai 5 Stelle si è parato colpo su colpo, aumentando via via l’intensità del fuoco di fila. Prima i grillini locali si sono prodigati a spiegare che alle elezioni ci sono comunque,  poi  ha parlato il deputato Vittorio Ferraresi (“Non abbiamo burocrazia perchè siamo movimento libero“), e infine ieri, il colpo basso, bassissimo. Che ha fatto perdere la pazienza al sindaco di San Felice Alberto Silvestri.

Sì, perché l’articolo che avete letto ieri (“E’ Pd la causa della burocrazia del terremoto“) è la versione edulcorata e politicamente corretta di un comunicato durissimo e davvero fuori luogo che è arrivato ieri nelle redazioni. Dove noi giornalisti ci siamo trovati, mandata dal gruppo consiliare Cinque stelle di Camposanto, una fotografia che ritrae un esponente della Giunta Silvestri, un esponente della lista civica di centrodestra e un noto costruttore locale seduti al bar, con tanto di nomi scritti sopra. Fotografia che doveva essere l’emblema –  nelle intenzioni – di quella “Kasta che ci tiene sotto colpo di Stato permanente”, per dire uno dei tanti slogan che girano sulle pagine di Beppe Grillo e che qui nella Bassa avrebbe commesso crimini indicibili in combutta con loschi figuri.
Nessuno pubblica una cosa del genere, ovviamente, ma gira indisturbata da ieri sul web e nei gruppi social.
Arriva in Comune, e qui il sindaco perde la pazienza.

E scrive:

Durante il mandato che sta per chiudersi abbiamo affrontato con impegno, serietà e trasparenza l’attività amministrativa. In particolare dal 20 maggio 2012 abbiamo dedicato tutte le nostre energie per affrontare una situazione totalmente inaspettata ed estremamente difficile, per ricostruire quanto distrutto dal terremoto, senso di comunità e coesione sociale compresi. Abbiamo sacrificato le nostre vite per svolgere al meglio il nostro ruolo ed essere all’altezza del difficile compito a cui siamo stati chiamati. Un lavoro  – ricorda Alberto Silvestri – durissimo affrontato con impegno, serietà, trasparenza, competenza ed onestà, a servizio di tutta la comunità senza alcuna distinzione.

 Un lavoro reso possibile oltre che dal nostro impegno, anche dalla grande solidarietà ricevuta da ogni parte d’Italia e d’Europa.

Non accettiamo quindi che questo importantissimo lavoro venga vanificato e infangato da accuse infamanti e generiche. Ci siamo rimessi a disposizione per dare continuità ed efficacia all’azione amministrativa sin qui svolta.
Sappiamo di essere in campagna elettorale, siamo per un confronto politico onesto, anche aspro se necessario. Un confronto che sia sui programmi e sulle scelte future. Un confronto che auspichiamo avvenga in modo democratico, attraverso il reciproco riconoscimento dei ruoli e soprattutto il reciproco rispetto, entrambi requisiti indispensabili.  Non accettiamo e stigmatizziamo con determinazione, attacchi personali che mettano in dubbio la nostra serietà e onestà e da questi ci difenderemo nei modi e nelle sedi opportune“.

Insomma, il sindaco di San Felice non ci sta a veder gettare fango addosso all’Amministrazione e lo dice chiaramente. E noi, in questo caso, gli diamo voce per intero.

 

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