“Con la presente vogliamo fornire alcune precisazioni sulle attività di monitoraggio portate avanti dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Emilia-Romagna, seguendo le prescrizioni del rapporto Ichese, presso il giacimento del “Cavone“. Esordisce così la nota dell’amministrazione comunale di Concordia sulla Secchia che, sulla falsariga di quella del Comune di San Possidonio pubblicata qualche giorno fa, vuole rassicurare i cittadini rispetto a quel che accade nell’area messa sotto accusa dopo il terremoto del 20 giugno scorso
“Non sono in corso alcuna attività di trivellazione o foratura; le trivellazioni nel giacimento – assicura l’Amministrazione – risalgono agli anni ”70 e sono state concluse nel 1979. Ora si stanno monitorando le normali attività dei pozzi (estrazione del petrolio e reiniezione dei liquidi in eccesso) con una rete di rilevazione dati molto complessa, attraverso strumenti sofisticati che hanno rilevato circa un milione di dati e parametri.
Ora l’attività di rilevazione dei dati è stata conclusa e attualmente è in corso la fase di studio dei dati stessi e che dovrà evidenziare se il giacimento e le attività estrattive hanno un qualsiasi tipo di influenza su parti del sottosuolo non vicine ai giacimenti stessi, quali appunto le faglie sismo-genetiche responsabili del terremoto del 20-29 maggio 2012 che si trovano ad oltre 20 km di distanza in linea d’aria dal giacimento stesso.
Quindi, vogliamo rassicurare i cittadini che non è in corso alcuna attività diversa da quelle fatte negli ultimi 40 anni e tutto il percorso di monitoraggio ed i risultati sono e saranno resi pubblici non appena disponibili.
Per continuare ad essere informati sull’attività e lo studio in essere presso il giacimento del “Cavone” il Sindaco di Concordia Luca Prandini incontrerà mercoledì 2 luglio a Bologna l’Assessore regionale Paola Gazzolo“.