A poco più di due anni dal terremoto, tornano a Finale, dal 20 al 22 giugno, gli alpini del 2° Raggruppamento ANA (Associazione Nazionale Alpini) che furono in città da maggio 2012 per gestire le tendopoli dello Stadio Comunale e del Campo Robinson.
Tornano con l’iniziativa “Fiumi Sicuri 2014”, grazie alla quale i fiumi Panaro e Reno saranno presi in cura per tre giorni dai circa 550 alpini – metà provenienti dall’Emilia-Romagna e metà dalla Lombardia – che avranno Finale Emilia come campo base, ma si muoveranno tra la Bassa modenese e l’Alto ferrarese.
“È il grande abbraccio che gli alpini riservano ancora una volta alle terre colpite dal sisma di maggio 2012”, ha commentato l’assessore regionale alla Protezione Civile, Paola Gazzolo, intervenuta alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, tenutasi stamane a Finale Emilia. “Durante la fase successiva alle prime scosse – ha aggiunto l’assessore Gazzolo – i volontari di protezione civile dell’ANA hanno offerto alle comunità il lavoro di più di 40 mila giornate/uomo, a cui si aggiungono 1.140 giornate conseguenti alla rottura dell’argine del fiume Secchia nello scorso mese di gennaio”.
L’iniziativa è finanziata con fondi dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile. A Finale Emilia, gli alpini del 2° Raggruppamento ANA avranno la loro base all’interno dell’ex centro sportivo comunale, dove verranno alloggiati nei due palloni del tennis, nella palestra ex bocciofila e in una quindicina di tende appositamente montate. Disporranno anche del loro nuovo modulo cucina, capace di sfornare 3000 pasti al giorno, che domenica potrà ospitare a pranzo i partecipanti all’iniziativa e gli ospiti, a cominciare dal presidente nazionale dell’ANA, Sebastiano Favero, che interverranno alla sfilata prevista per le ore 11, a cui faranno seguito la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti di piazza Baccarini e la Santa Messa.
“Abbiamo vissuto con queste popolazioni i giorni del terremoto – spiega Corrado Bassi, presidente Commissione Nazionale Protezione Civile e Consigliere nazionale ANA – gestendo direttamente tre campi e mettendo in azione 6.283 volontari. Siamo tra le 5 associazioni nazionali autonome in tutto e per tutto nei casi di emergenza. Ora siamo dotati addirittura di un attrezzatissimo ospedale da campo. Torniamo in questi territori con grande piacere, soprattutto perché ci veniamo per fare un lavoro utile alle comunità locali”.
Con l’operazione “Fiumi Sicuri 2014”, verranno attivati cantieri presso i ponti di Bomporto, Solara, Cento (sia quello vecchio che quello nuovo) e Sant’Agostino per sfalci e pulizia. Sul ponte di Finale si interverrà per l’individuazione di tane e si eseguiranno lavori di ripristino (abbattimento alberi secchi, rimonda del secco eccetera) in alcuni parchi cittadini (Bosco dei Neonati, parco dei Salesiani e altre aree verdi) e sulla ciclabile, dove verranno anche ripristinate alcune staccionate. “Il nostro lavoro – dice Sergio Pederzini, referente regionale ANARER (Associazione Nazionale Alpini Regione Emilia Romagna) – riguarderà principalmente interventi di pulizia degli alvei fluviali nei pressi dei ponti. Il messaggio che vogliamo lanciare con questa iniziativa è quello della prevenzione: intervenire preventivamente con manutenzioni accurate evita possibili situazioni d’emergenza sempre problematiche”.
I cantieri – individuati, studiati e attrezzati in collaborazione con Aipo e Servizio Tecnico Bacino Reno – saranno operativi dalle 7 circa della mattina fin verso le 14-14.30 e vedranno le forze disponibili dividersi equamente tra le località del modenese e quelle del ferrarese. “Le strutture idrauliche del bolognese e del ferrarese – conclude Sergio Bonsi coordinatore ANA per le provincie di Bologna, Ferrara e della Romagna – sono state messe sotto stress in particolare dall’emergenza idraulica dei mesi invernali. Il nostro lavoro in particolare a Cento, sotto il ponte Vecchio e quello Nuovo, sarà volto alla rimozione della vegetazione e dei detriti portati dalle ultime piene. Gli altri interventi riguarderanno la diga di Sant’Agostino, altro punto importante della gestione idraulica del territorio”.