E’ stata inaugurata sabato a Cattolica, e si preannuncia da subito come un successo, la mostra “Mondiali in Figurine”, che espone decine e decine di album di figurine relativi ai Mondiali di calcio provenienti dalla infinita collezione del sanfeliciano Gianni Bellini.
La mostra, che ha aperto sabato 7 e durerà sino al 13 luglio, si tiene presso il Palazzo del Turismo della cittadina romagnola in cui, in questi giorni, il Mondiale è davvero già iniziato. Già, perché oltre alla figurine e alle tante rarità esposte da Bellini, Cattolica si è riempita di… figurone, ovvero delle gigantografie delle figurine dei calciatori delle varie nazionali. Uno spettacolo vero e proprio, per appassionati e non, che, dal lungomare al centro, in passeggiata possono incrociare gli sguardi dei vari Maradona, Pelé, Cruyff, Matthaeus e Schnellinger (apprezzatissimi, naturalmente, dai tedeschi…), Gullit, Baggio, Vialli, Buffon e di tutti i campioni più amati. Uno spettacolo nello spettacolo che conduce alla mostra, inaugurata sabato anche da Gianfelice Facchetti, Paolo Conti e, con una presenza telefonica a causa di un problema che non gli ha permesso di essere fisicamente presente, Roberto Boninsegna, oltre a numerosi giornalisti.
Vi si trovano chicche straordinarie, a partire da album in cui passati alla storia per errori curiosi (“Su un album peruviano – spiega Bellini – c’è un certo Giuseppe Anastasi. Ma io ne conosco uno che si chiama Pietro…”), altri che vantano convocazioni bizzarre, spelling fantasiosi, posizionamenti del tutto fuori luogo rispetto alla realtà calcistica, e in tal senso in mostra ne spicca uno israeliano, tanto affascinante quanto insensato. Ma non sono solo le uniche presenze significative: nello scorrere i volti dei calciatori degli anni ’70 sino a quelli dei giorni nostri, è evidente il continuo cambio delle mode (si va dai baffoni di Paolo Conti alla sbarbatura perfetta di Cristiano Ronaldo) e delle tecnologie (basti pensare ai colori delle figurine stesse e all’aspetto delle maglie) che va di pari passo con la storia. “Storia” intesa con la maiuscola, anche, del resto, negli album si trovano anche squadre di nazioni che non esistono più, dall’Urss alla Ddr, passando per la Jugoslavia.
IL VIDEO: L’introduzione di Roberto Chiesa e Gianni Bellini.
La mostra, l’inaugurazione e… le figurone di Cattolica: LA FOTOGALLERY
Nella collezione di Bellini esposta a Cattolica, poi, si gira il mondo in pochi passi: dall’Est europeo al Sudamerica, sino ad un pezzo davvero più unico che raro, ovvero un album post-Mondiale realizzato da un collezionista peruviano e che ha una particolarità, quello di possedere tutti i 23 convocati reali di ogni nazionale presente a Sudafrica 2010. Già, perché, ovviamente, gli album vengono chiusi in stampa prima che vengano diramate le convocazioni, e non è per niente facile azzeccare i presenti. Pensate ad esempio a Spagna 1982: chi mai avrebbe scommesso sulla convocazione di Franco Selvaggi? Nessuno o quasi. Il “quasi” sta in un album, peraltro non pubblicato in Italia. Quale? Beh, per avere risposta avete due possibilità: chiedere a Gianni, o recarvi a Cattolica.