I controlli antimafia condotti in particolare sulle imprese impegnate nella ricostruzione post-sisma hanno portato a 55 provvedimenti di interdizione e diniego per altrettante aziende, che sono così state escluse dalle cosiddette ‘white list’.
E’ emerso dalla Conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza in Prefettura a Bologna. Il fenomeno ‘ndranghetista è quello più radicato: in oltre metà delle imprese ‘rifiutate’ è emersa contiguità, riferisce Ansa, con la malavita calabrese.
Particolarmente attive sono risultate le infiltrazioni della ‘ndrina ‘Grande Aracri’ che, come spiega la Gazzetta di Reggio, è molto potente e pericolosa.
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