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Tasse dei terremotati, Rete imprese: “Azione inammissibile”

da | Giu 4, 2014 | speciale terremoto, Ultime news | 0 commenti

“Semplicemente inammissibile”: è la posizione di Rete Imprese Italia di Modena, a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Lapam-Confartigianato e Cna, alla notizia che agli imprenditori arrivano lettere dalle banche in cui si chiede di pagare entro il 30 giugno la prima tranche di tasse che erano state sospese dopo il sisma. Una “botta” inaspettata (tutti avevano capito che ci sarebbe stata la proroga di due anni, invece a Roma hanno deciso diversamente) e che, come riporta il quotidiano Modena Qui, scatena le ire delle associazioni.

“L’articolo 3 bis del decreto legge 4/2014, che inserisce la proroga di due anni nella restituzione del prestito acceso presso le banche per il pagamento delle tasse e dei contributi da parte dell’aziende colpite dal sisma – illustra l’associazione – viene interpretato da parte di alcuni istituti di credito come una semplice diluizione in un maggior numero di rate della somma da restituire. Ragione per cui, ad alcuni imprenditori è già arrivata la richiesta di rivolgersi con celerità alla banca per la rinegoziazione del piano di restituzione, con la scadenza per la prima rata fissata a giugno 2014”

Per questo le aziende chiedono ai parlamentari “di attivarsi immediatamente per ottenere la corretta e autentica interpretazione della norma che di fatto ha portato a due anni la durata dei finanziamenti per il pagamento delle imposte per le imprese colpite dal sisma” e, alla Regione “perché si attivi con la massima urgenza in tal senso ma anche e soprattutto nei confronti di Abi, affinché sia sospeso l’accordo siglato il 25 maggio, in quanto a nostro avviso illegittimo e del tutto stravolgente la volontà del legislatore».

A oggi sette imprese su dieci non hanno ricevuto i rimborsi per la ricostruzione, e quindi “risultano ancora fortemente esposte finanziariamente: pur di non gettare la spugna e mantenere il lavoro hanno dovuto fare sforzi inauditi oltre che leva solamente sulle proprie risorse e non può essere che adesso vangano intimate di regolarizzarsi con le tasse sulla base di un’interpretazione data da Abi”, chiude Rete Imprese.

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