Ha parlato “dell’inutilità, da parte di alcuni, di un’eterna insoddisfazione“, riferendosi a chi, tra gli imprenditori e i cittadini terremotati della Bassa, trova che avere ottenuto un rinvio di un anno all’ultimo momento del pagamento delle tasse non sia un risultato di cui bearsi.
E ora è bufera sulle parole del senatore Stefano Vaccari, che in una intervista pubblicata oggi sul Resto del Carlino dà giudizi pesanti su chi osa criticare il risultato portato a casa (ricordiamo, per la cronaca, che inizialmente gli anni di sospensione era tre, e non 1, e che soprattutto al momento ancora 7 imprese su 10 non hanno visto un euro di risarcimento, ci sono più di 2000 persone nei Map e altre migliaia di cittadini sono ancora fuori da casa loro)
“Con questo tipo di atteggiamento non si va da nessuna parte – redarguisce il senatore del Partito Democratico – La conversione in legge del decreto è avvenuta in meno di 30 giorni e all’unanimità, testimonianza della qualità delle misure introdotte… Le critiche di alcuni (numericamente pochi, considerando il consenso raccolto dai sindaci Pd rieletti) non devono diventare preminenti sui consensi dei tanti“.
Parole che hanno fatto arrabbiare tantissimi.
Sul web piovono le critiche: “Sono un po’ senza parole… e anche un po’ offesa a dire la verità. Continuiamo sempre con la serie “ma cosa volete ancora voi terremotati”… il copione è questo qui”, scrive ad esempio Barbara.
“Ma con che faccia si permette”, le fa eco Carlo. “Al peggio non c’è mai fine”, aggiunge Chiara e ancora: “Stamattina mi sono resa conto che dopo due anni fuori casa sono anche una eterna insoddisfatta. Bene”.
La polemica sfocia anche nel dibattito politico, dove Rifondazione Comunista scrive una durissima nota.
“Fanno molto male le parole del Sen. Vaccari quando parla della “inutilità dell’eterna insoddisfazione” di chi, nella bassa modenese, continua a battersi per rivendicare il diritto ad una ricostruzione celere e sostenuta dallo Stato. Ed è curioso che Vaccari intervenga con queste sprezzanti parole proprio a proposito delle critiche a un decreto legge che, per altro, corregge parzialmente errori di interpretazione burocratica delle norme sul pagamento delle rate dei mutui contratti dalle imprese per pagare le tasse.
Parole che sono profondamente sbagliate, perché se ripercorriamo la storia del post sisma scopriamo che molte delle rivendicazioni avanzate in questi due anni da cittadini e comitati (dal rimborso del danno al 100%, allo stop dei mutui sulle abitazioni inagibili, alla sospensione fiscale, ecc…) sono poi state considerate proprio dalla politica giuste e necessarie.
Ci perdonerà dunque il Sen. Vaccari se continuiamo a ritenerci insoddisfatti, ma lo saremo finché c’è una famiglia fuori casa a causa dei tempi biblici della burocrazia e finché ci sono aziende e lavoratori in difficoltà perché un Governo avaro e distratto non concede adeguate misure di sostegno fiscale a questo territorio.
Al Sen. Vaccari consigliamo di porgere le sue scuse ai cittadini della bassa modenese e anche ai Sindaci che, in diverse occasioni, si sono mostrati sensibili e attenti alle proposte dei comitati perché sanno che il consenso si ottiene con il confronto, non con l’arroganza di chi interviene da una comoda poltrona romana.
A Vaccari – chiude la nota a firma Judith Pinnock, segretario Prc Federazione di Modena e Stefano Lugli – Responsabile area sisma – ricordiamo le parole di Vasco Errani e gli consigliamo di farle sue: “Un terremotato ha sempre ragione, se ci sono dei problemi la responsabilità è della politica e vanno risolti”.
La replica. Vaccari: “Non ho offeso nessuno, il mio impegno nel post sisma è fuori discussione”