Gianni Pittella, presidente del Gruppo Socialisti e democratici al Parlamento europeo, ha scelto l’Emilia come sua prima uscita ufficiale. Accompagnato dall’europarlamentare modenese del Pd Cécile Kyenge, ha fatto tappa, nella mattinata odierna, nel reggiano in visita ai luoghi della memoria e, poi, nel pomeriggio, nell’area modenese colpita dal sisma. Pittella e Kyenge – spiega una nota del partito – si sono recati a San Possidonio, Concordia, Mirandola e Bomporto.
Un’occasione, per il presidente Pittella, di rivedere i luoghi già visitati un anno fa, per la cui ricostruzione l’Europa ha stanziato appositi fondi.
“Ho voluto scegliere due luoghi simbolo dell’Italia come mia prima visita ufficiale – ha confermato Gianni Pittella – Da una parte, nel ricordo della Resistenza, sui cui valori nasce l’Italia democratica, e, dall’altra, i luoghi colpiti dal terremoto del 2012. In questa occasione l’Europa si è fatta trovare pronta e ha subito impiegato le risorse del Fondo di solidarietà europeo. Oggi ho potuto appurare che quei fondi sono stati spesi bene dal sistema istituzionale impegnato nella ricostruzione. Quest’area, oltre ad essere una delle realtà più avanzate per il suo tessuto economico e sociale, oggi è divenuta anche una sorta di laboratorio europeo. Penso, ad esempio, al nuovo Tecnopolo di Mirandola, al servizio dell’innovazione e della ricerca, in costruzione proprio grazie a risorse europee, in piena coerenza con i principali indirizzi delle scelte di programmazione comuntiaria. Complimenti, quindi, al presidente Errani e ai sindaci per lo straordinario lavoro svolto e per come stanno usando in maniera strategica i fondi arrivati dall’Europa, in modo da accompagnare la ricostruzione innovando nel campo della formazione, della ricerca, dell’agricoltura. Ero già venuto qui l’anno scorso – ha concluso l’on. Pittella – tornerò. E’ un impegno dell’intero gruppo socialista, ma anche mio personale, quello di mantenere alta l’attenzione su queste terre”.
Anche l’on. Cécile Kyenge ha assicurato il proprio impegno a non far cadere l’attenzione politica attorno al processo della ricostruzione: “Credo – ha commentato Cécile Kyenge – che la nostra esperienza di ricostruzione possa essere utile anche all’Europa. L’intera area colpita dal sisma deve saper trasformare il processo della ricostruzione in un’occasione irripetibile per innovare: un caso esemplare e’ proprio la scelta, assunta nel post terremoto, di costruire un Tecno-polo del biomedicale. Le risorse per l’innovazione sono eminentemente risorse europee”.
Dalle visite è nata l’idea di realizzare presso la sede del Parlamento europeo una mostra sulla ricostruzione: “Diamo conto delle azioni concrete realizzate con le risorse comunitarie – hanno convenuto Gianni Pittella e Cécile Kyenge – e della qualità del lavoro svolto, opere che fanno onore all’Italia tutta”.