Dal terremoto uno dei proprietari si era salvato come in una scena di un film: scappando a gambe levate mentre tutto attorno a lui crollava. Danni ingenti e importanti provocò il sisma, ma ora partiranno i lavori di recupero di Palazzo Borsari, una bellissima struttura nobiliare del 1750, che si estende a Finale Emilia per circa 5 mila metri quadrati.
“Marco Petrini, racconta il Giornale dell’Umbria, è il responsabile del progetto architettonico di restauro che dovrà portare a nuova vita palazzo Borsari, mentre l’ingegner Stefano Castellani è il progettista strutturale e responsabile della sicurezza. Il lavoro – che verrà realizzato grazie ad un contributo della Regione Emilia Romagna di oltre 6,6 milioni di euro – è stato affidato ad un team di professionisti messi assieme dalla “Franco Monacelli Costruzioni Edili” di Gubbio, assuntrice dei lavori.
«Sarà un lavoro certosino » spiega Petrini nell’intervista al quotidiano, aggiungendo che il cantiere che si insedierà questa settimana («… i camion stanno partendo in queste ore») durerà almeno tre anni e impiegherà in tutto circa 50 persone. «Durante i lavori si parlerà umbro » dice ancora, con una punta d’orgoglio. Perché la particolarità di questo intervento è proprio questa: la complessità del lavoro ha richiesto la ricerca di professionalità specifiche che siano ancora in grado di realizzare manufatti mediante le tecniche tradizionali tipiche dell’architettura storica. Il primo passo sarà quello di setacciare le macerie, alla ricerca di frammenti di dipinti, schegge di affreschi, ferramenta, mattonelle d’epoca”.
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