E’ un comunicato amaro e appassionato quello che il sindaci di Finale Emilia, Fernando Ferioli, rende pubblico dopo i tanti attacchi politici subiti sul progettato ampiamento discarica e sul caso amianto, per dirne due.
Temi caldissimi su cui il sindaco rivendica investimenti fatti (“Un milione e mezzo per la messa in sicurezza della discarica“), attribuisce responsabilità politiche (“Ampiamento deciso da un’altra amministrazione“) e conta gli introiti per le casse comunali (“800 mila euro in più del previsto“) e , in generale ricorda i progressi fatti dalla sua giunta (“Sull’amianto siamo stati i primi a muoverci”) e l’impegno messo da chi amministra, “Come abbiamo dimostrato ampiamente fino ad oggi. Anche a scapito della nostra salute e della nostra famiglia”.
Ecco il testo integrale:
“Non pensavo di dover scrivere queste parole, ma tutto ciò che ho sentito, letto e mai digerito in questi giorni mi pone davanti alla necessità di farlo, per ribadire che questa Amministrazione, le persone che la compongono – non altro che cittadini che vivono in questo Comune e che si sono prestati alla politica per poter migliorare qualcosa, offrendo il loro personale contributo – non venderanno mai il loro territorio, non lo deturperanno né lo distruggeranno. Non sarà per 10 euro a tonnellata di rifiuti, né lo sarà per riuscire a chiudere un bilancio che solo noi stiamo risanando (da 34,5 a 27 milioni di debito in 3 anni).
Quindi, sottolineo, per l’ennesima volta, che se dovessero sorgere problematiche tecniche sulla discarica – e parlo di analisi tecniche non basate su voci e chiacchere ma dati reali studiati da esperti di discariche e ambiente, e non finti paladini che si sono svegliati solo ora – saremo noi i primi a dire no alla continuazione dell’operatività della discarica.
E visto che siamo stati gli unici a spendere soldi – non noccioline, ma un milione e mezzo di euro – su quella discarica per la messa in sicurezza e visto che non siamo stati noi a pensare di allargarla nel 2004, allora qualcuno ci spiegherà perché, in quel preciso momento, si decise così. Allora. Non oggi, né 3 anni fa.
Relativamente alla discarica, l’unica cosa che abbiamo fatto ad oggi, oltre a spendere per la sicurezza e i controlli, è stato farsi pagare per tutte le tonnellate conferite e non per quelle che si ipotizzava, quindi facendo incassare al comune 800mila euro in più del previsto. Ma anche questo è stato usato come arma da chi ci avversa e invece di celebrare una vittoria abbiamo dovuto difenderci da chi ipotizzava ci fosse dietro chissà quale misfatto e complotto.
Fa molto male sentire che siamo inquinatori senza scrupoli, pronti a vendere i nostri figli per un bilancio comunale. E’una cosa talmente folle che solo una politica malata, fatta di scontri e distruzione può arrivare a dire.
Come la vicenda amianto, che ci vede protagonisti con l’avvio di diversi cantieri che permetteranno di smaltire enormi quantità di questo materiale. Anche qui, siamo i primi a fare qualcosa dopo 40 anni di nulla, vedi Bellentani a Massa, gli stadi, i magazzini comunali, il centro sportivo eccetera.
Invece, la politica dell’opposizione ha portato ad un esposto contro di me in Procura. Per cosa? Proprio là dove non abbiamo commesso nessun crimine, nessuno sbaglio e dove non vi era nessun pericolo per la popolazione. Non ho paura di essere indagato né di essere nel mirino delle minoranze, ma stiamo andando oltre ogni limite.
Abbiamo venduto l’anima al diavolo, ci urlano. Chi sarebbe il diavolo? Dove? Chi è? Sorgea? Hera? Ecoblock? Il governo regionale? Il sindaco? Questi sono i diavoli pronti a ghermire nuove anime?
Se non fosse che molte persone leggono più i titoli dei giornali che le analisi approfondite, i volantini che i resoconti dei consigli comunali, più i social network che i documenti, ci sarebbe solo da continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto e non metterci a scrivere, con tanta amarezza, queste parole.
Lavorare solo per Finale e i suoi abitanti, per il bene comune e per portare a casa i migliori risultati. Come abbiamo sempre fatto e come testimoniano questi ultimi terribili tre anni, durante i quali il lavoro è stata l’unica cosa che ci ha guidato. Nonostante tutto, sisma e offese compresi. E, ripeto, se qualsiasi cosa dovesse minacciare veramente la città, il territorio che governiamo e le persone che lo abitano, non ci tireremo mai indietro nel lottare. Come abbiamo dimostrato ampiamente fino ad oggi. Anche a scapito della nostra salute e della nostra famiglia”.