“Le persone sono strane. Prima ti porgono la mano e poi pretendono tutto il braccio! Ma perche invece di stressare gli altri prima non fate un esame di coscienza e vi chiedete, perche devo rompere e fare del male algi altri? Se veramente lo pensassero allora andrebbe tutto bene. Ma dato che siamo dei menefreghisti, allora facciamoci in continuazione dl male. Visto che gia la vita ci è magnanima!“. E’ questo l’ultima riflessione, amara, arrabbiata e triste, che Carlo Ghidoni ha affidato a Facebook pochi giorni prima che avvenisse la tragedia di Concordia, dove lui ha ucciso il medico e amico Amos Bartolino e poi si è suicidato
Gli amici della vita reale lo descrivono come una persona educata, ineccepibile e riservata. A Concordia lo conoscevano tutti per la grande passione per le arti marziali, che perseguiva con successo e di cui aveva dato anche una apprezzata dimostrazione in piazza durante una fiera.
Ogni giorno era dai sui anziani genitori, in via Toscanini, e lo si vedeva portare a spasso il cagnolino,a volte facendo tappa al bar delle casette di legno poco distante. Un saluto, uno scambio di battute, nulla che lasciava presagire quel che covava nell’animo.
In Rete forse qualcosa emerge. Quel post così denso di amarezza, e gli altri in cui si vede che spesso consultava una sorta di oroscopo sui sentimenti, “Your daily heart”, lui che a quanto si è saputo aveva avuto recentemente una storia d’amore che era poi finita.
Gli amici che hanno saputo la drammatica notizia gli scrivono increduli in bacheca:
“riposa in pace Carlo.
non ci posso credere!”
“Addio fratello virtuale sei stato un fratello un padre speciale x tutti noi ci hai lasciato soli. spero che in Paradiso trovi tutta la felicità che cercavi ti vogliamo bene la tua famiglia virtuale!!”