Ha visto la morte in faccia ieri Fabrizio Casaglia, falegname, il testimone del terribile omicidio-suicidio che ha portato al decesso del medico Aimos Bartolini e dell’elettricista Carlo Ghidoni (leggi la cronaca).
Casaglia era nella casa in ristrutturazione di via Chiaviche, a Santa Caterina di Concordia, perchè anche lui era stato chiamato con Ghidoni all’appuntamento delle ore 9 per discutere con Bartolini, proprietario dell’immobile e committente dei lavori, sul da farsi per quanto riguardava la ristrutturazione.
Gli spari che all’improvviso si sono levati dalla Glock di Ghidoni si sono prima rivolti verso il medico, uccidendolo, poi anche verso Casaglia, che è riuscito per miracolo a schivarli fuggendo verso l’esterno,d ove sono stati trovati dei bossoli.
Ghidoni ha poi rivolto l’arma verro di sè, uccidendosi, mentre poco più tardi arrivavano i carabinieri allertati dai vicini che avevano sentito gli spari.
I militari hanno trovato Casaglia coperto di schizzi di sangue, ma vivo.