La Bonifica taglia l’acqua agli agricoltori che non pagano i contributi, lasciando letteralmente a secco tutte le colture. E’ la drastica misura che, denuncia il Movimento Agricolo di Base, è operativa ormai da diversi giorni.
“In un periodo così critico per l’agricoltura del paese, e soprattutto per quella territorio modenese, colpito non solo dalla crisi ma anche dal terremoto e dall’alluvione, le associazioni di categoria stanno dalla parte del potere a discapito degli agricoltori loro tesserati -spiega il Mab in una nota – Accade infatti che, attraverso una delibera del proprio Consiglio di Amministrazione, il Consorzio di Bonifica abbia deciso, in deroga a tutti i principi, la sospensione del servizio irriguo a tutte quelle aziende agricole che, per qualunque motivo (ivi compreso lo stato di crisi), non siano in ordine con i pagamenti consortili di beneficio fondiario.
L’imposizione vale per tutta l’area coperta dal consorzio, 81 mila ettari di terreni agricoli e inoltre è “retroattiva considerando i mancati pagamenti pregressi, anche in caso di contenzioso tributario in corso dove l’esito non è ancora certo. Colpisce, quindi, in modo indiscriminato anche per azioni antecedenti all’ adozione della stessa”.