Sarebbero i responsabili della commercializzazione in tutto il mondo dei ‘Wine kit’, con cui si produce poi il cosiddetto vino in polvere, un preparato solubile in acqua assimilato al vino, con etichette che fanno riferimento ai più famosi vini italiani, dal Lambrusco all’Amarone, passando per il Barolo.
Un’associazione a delinquere transnazionale composta da 4 persone, spiega Ansa, è stata scoperta dai Carabinieri del nucleo antifrodi di Parma e dalla Procura di Reggio Emilia con la collaborazione dell’Agenzia delle dogane.
Frode dei vini in polvere, sgominata banda internazionale
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