Appena tre anni fa Mirandola, San Felice e Medolla erano al top, e ancora oggi la strada che porta alla Bassa è piena di “Borghi Felici”: Sala Bolognese, Calderara di Reno, Pieve di Cento, Nonantola, Sant’Agostino. Luoghi in cui, secondo la classifica del Sole 24 Ore, la gente farebbe carte false per vivere perchè l’ambiente è ben tutelato, le infrastrutture sono efficienti, il reddito è alto. Eppure tra le 176 piccole cittadine dove economia, ambiente e welfare sono ben mixati più che altrove, nessun Comune della Bassa Modenese riesce a rientrare.
Un risultato che sorprende, che fa fare passi indietro a molti nostri Comuni e che non trova giustificazioni nel terremoto che ha sfregiato i nostri paesi (visto che altri Comuni terremotati, come Pieve di Cento, nella classifica ci rientrano).
Appena nel 2011 nella stessa classifica c‘erano anche: Medolla (ottimo piazzamento al numero 47), Mirandola (107), San Felice (161), Crevalcore (101). Ora non più, la Bassa è scomparsa del tutto.
Perchè? Non viene di certo considerata la bellezza storico-artistica oggettiva dei luoghi (la regale Mirandola non è comparabile ai neonati agglomerati con meno storia come Sala Bolognese, che pure nella classifica è presente).
Sarà colpa del clima? Neanche, se viene considerato un “Borgo Felice” in cui vivere Minerbio, i cui nebbioni sono memorabili al pari dei nostri.
Non c’è neanche da pensare a qualche discriminazione territoriale, visto che Modena è ben rappresentata con Campogalliano, Maranello, Fiorano Modenese, Castelfranco.
E neanche c’entra – lo ripetiamo – il terremoto, che non si può dire non abbia sfigurato altri centri che nella classifica non solo rimangono, ma migliorano anche le posizioni rispetto al passato: Sant’Agostino (107esimo oggi, prima era 133esimo), Cento (111esimo, era 72) e Nonantola (al 139, era al 174).
Ma per la nostra Bassa niente, neanche uno strapuntino in questa classifica per i suoi Borghi più belli.
E allora cosa? Forse è colpa… della burocrazia. Infatti, se guardiamo chi c’è la primo posto della classifica, vediamo Brunico (Bolzano), premiata per i tagli alle tasse, lo sveltimento della burocrazia e la buona comunicazione coi cittadini.
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