Come avevamo anticipato, è ora legge la proroga dello stato di emergenza legato al sisma che ha colpito la nostra provincia nel 2012. Per venire incontro ai problemi dei tanti cittadini e delle tante imprese che non hanno fatto in tempo a presentare le domande per la ricostruzione degli immobili inagibili, è stato anche previsto che con la proroga dello stato di emrgenza preveda anche il prolungamento della possibilità di consegnare le domande di ricostruzione nei Comuni, una misura già annunciata dall’assessore regionale Luciano Vecchi. La nuova scadenza è il 31 dicembre 2015.
Si stima che siano migliaia le pratiche ferme al palo non ancora consegnate. Il problema prinicpale riguarda le seconde case degli emigrati all’estero, o le proprietà ereditate da più familiari che non hanno trovato accordi in famiglia per la ricostruzione, ma c’è anche una fetta di cittadini demotivati o che per piccoli lavori di riassestamento ha preferito fare da sè.
La proroga cade allora a fagiolo: peraltro permette anche ai Comuni di allungare i contratti di lavoro del personale amministrativo che è stato assunto per smaltire tutte le pratiche, che a oggi sono ben lontane dall’essere tutte esaurite.
Un altro anno, tutto il 2015, sarà sufficiente a chiudere la lunga partita della ricostruzione?
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