Dopo Stefano Bonaccini (centrosinistra) arriva nella Bassa anche un’altra aspirante presidentessa della Regione. Sabato 18 ottobre alle ore 15.30 a Mirandola presso la sala consiliare del Municipio di Mirandola in via Giolitti la lista di Sinistra L’Altra Emilia Romagna presenta la candidatura a presidente della Regione di Cristina Quintavalla. Saranno presenti – si legge in una nota della Lista – anche i candidati modenesi al consiglio regionale: Gloria Bigliardi, Enrico Costantini, Raffaella Cattinari, Stefano Lugli, Eliana Ferrari, Mario Ori, Sandra Poppi, Gianluigi Trianni.
“Cristina Quintavalla è una docente di filosofia presso il liceo classico Romagnosi di Parma. Da sempre impegnata nei movimenti di lotta contro le politiche di austerità e contro i processi di privatizzazione dei beni comuni, è stata protagonista delle lotte che nel 2011 hanno portato alle dimissioni del sindaco di centra destra di Parma Vignali. È stata candidata alle recenti europee nella lista L’Altra Europa con Tsipras.
L’Altra Emilia Romagna è una lista di sinistra che nasce dall’esperienza politica dell’Altra Europa con Tsipras, declinando a livello regionale le proposte politiche antiliberiste già alla base dell’esperienza europea.
L’Altra Emilia- Romagna risponde alla necessità di contrastare il lungo governo Pd della Regione, che rappresenta oggi la punta più avanzata del modello neoliberista.
I nostri obiettivi fondamentali sono la difesa e il rafforzamento dei beni comuni contrastando le privatizzazioni, la difesa e l’estensione dei diritti, in primo luogo quello al lavoro, la difesa dell’ambiente e la conversione ecologica dell’economia, l’estensione della partecipazione diretta dei cittadini alle scelte economico-politiche.
Puntiamo a reperire le risorse necessarie attraverso un recupero più efficace dell’evasione fiscale, realizzando risparmi attraverso la cessazione della moltitudine di società pubblico-private create dalla Regione e dove spesso si annida inefficienza e lassismo, la rinuncia a disperdere risorse in infrastrutture inutili quali l’autostrada cispadana e la bretella Campogalliano-Sassuolo che lascerebbero nelle casse degli enti locali centinaia di milioni di euro.
Al centro dell’attenzione della lista anche i tanti problemi collegati alla ricostruzione della bassa modenese con l’obiettivo di rivedere completamente una macchina burocratica non in sintonia con le esigenze di tempestività di chi vive il disagio post sisma”.