“Caro Vasco ora noi abbiamo molto apprezzato il tuo gesto di dignità ed orgoglio e siamo contenti che tu abbia vissuto questo momento con il rigore e la tenacia che ti riconosciamo. Ma mentre ti diciamo grazie, ti diciamo anche: non pensare di cavartela in questo modo. Questo partito e questo paese hanno ancora bisogno di te”. L’ha detto Matteo Renzi a Medolla, riferisce l’Ansa, rivolgendosi a Vasco Errani, presidente dell’Emilia-Romagna dimessosi dopo la condanna.
Il presidente del Consiglio è intervenuto sul tema nell’ambito di una visita alla’azienda Menù di Medolla, dove ha lanciato l’avvio della campagna elettorale di Stefano Bonaccini (Pd) per la presidenza della regione Emilia-Romagna. Ad attendere il premier diverse contestazioni, dai comitati ambientalisti No Triv a quello dei terremotati Sisma 12 passando per i lavoratori della Fiom e l’opposizione di Movimento 5 Stelle e Lista Tsipras.
Renzi ha intravisto per un attimo i contestatori, tenuti fuori dai cancelli dell’azienda e in mezzo ai quali l’auto che la trasportava ha sfrecciato velocemente. Dentro la Menù, ad accoglierlo, centinaia di persone.
Dopo che i vertici dell’azienda hanno ricordato i drammatici giorni del terremoto e la ricostruzione, è intervenuto il sindaco di Medolla, Filippo Molinari, che ha idealmente consegnato i temi cari alla Bassa a Stefano Bonaccini e Matteo Renzi, “Urgentissima la proroga dello stato di emergenza che scade a fine anno, velocizzare il rientro nelle case di chi ancora non ha potuto farlo, agire sulla burocrazia pur non arretrando sulla legalità. Poi ossigeno per quelle piccole e piccolissime imprese che potrebbe arrivare dalle zone di fiscalità di vantaggio. Inderogabile e urgente, guardando anche quello che sta accadendo in Liguria, una legge nazionale sulle grandi calamità. Una legge che dovrà essere accompagnata da un intervento straordinario per mettere in sicurezza il territorio”.
Molinari ha invocato un applauso per Vasco Errani, anch’esso presente alla manifestazione, che si è ripetuto a lungo, anche con standing ovation che ha commosso l’ex presidente della Regione dimessosi per la condanna nell’ambito del processo Terremerse.
Ha preso poi la parola Stefano Bonaccini, che ha ricordato la notte della prima scossa quando poco dopo le 4 del mattino ebbe la misura della drammaticità del problema dal sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli. Bonaccioni si è impegnato per una decisa sburocratizzazione, nel caso diventasse presidente della Regione, e ha annunciato che una delle prime riunioni della nuovaGiunta Regionale si terrà proprio qui nella Bassa.
Il palco è stato poi lasciato a Matteo Renzi, che non ha fatto cenno alle proteste fuori dai cancelli, e ha fatto un lungo passaggio per parlare di quanto si debba noi essere orgogliosi di essere additati ad esempio per il nostro comportamento dopo il terremoto 2012. Dopo, spazio a illustrare i provvedimenti del Governo in materia di riforme, e il passaggio in cui blinda Vasco Errani “Questo partito e questo paese hanno ancora bisogno di te”.
GUARDA ANCHE: Il discorso del Premier: IL VIDEO