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Sisma: ecco quanto ha speso (e spenderà) l’Europa per aiutarci

da | Ott 6, 2014 | In Primo Piano, Approfondimenti, Ricostruzione | 0 commenti

“L’Emilia-Romagna è riconosciuta dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del Ministero dello Sviluppo economico come la prima Regione per capacità di utilizzo dei fondi Por Fesr per la programmazione 2007-2013. E anche in occasione del sisma 2012 abbiamo sentito l’Europa vicina a noi grazie al Fondo di solidarietà”.

Ad aprire l’incontro di presentazione di Por Fesr 2014-2020, il Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale, che si è tenuto nella sala del Consiglio comunale di Modena ieri pomeriggio, lunedì 6 ottobre, è stato il presidente della Provincia di Modena Gian Carlo Muzzarelli, cui sono seguiti gli interventi di Luciano Vecchi, assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, e di Morena Diazzi, direttore generale regionale Attività produttive.

Muzzarelli ha riepilogato quante risorse provenienti dall’Europa sono giunte sul territorio.

In particolare, dei 670 milioni messi a disposizione dell’Italia dal Fondo di solidarietà, all’Emilia-Romagna sono arrivati 563 milioni, interamente utilizzati. “Si tratta dell’importo più alto mai riconosciuto a uno Stato membro dalle istituzioni europee – ha affermato il presidente – un sostegno fondamentale per la ripresa delle zone colpite dal sisma”.

Questo sostegno ha inoltre registrato i tempi più stretti di assegnazione, si legge in una nota, e gli interventi finanziati hanno riguardato 60 diverse tipologie di spesa, coinvolgendo 110 soggetti attuatori e centinaia di persone.

La spesa per il 51 per cento è andata al ripristino immediato delle strutture scolastiche (160 milioni), dei Municipi, dell’edilizia residenziale pubblica e opere provvisionali (100 milioni), per il 45 per cento a prima assistenza, allestimento, gestione e smontaggio di aree e strutture temporanee di accoglienza, bonifiche, assistenza sociale e sanitaria (per quest’ultima 44 milioni), sistemazione di alberghi e appartamenti, Cas, Contributi per l’autonoma sistemazione (100 milioni), e moduli prefabbricati abitativi (56 milioni). Un due per cento della spesa ha riguardato, inoltre, misure di protezione immediata dei beni culturali e un altro due per cento interventi per lo smaltimento di macerie e amianto.

A queste risorse si aggiungono quelle del Fondo sociale europeo a sostegno del capitale umano, dell’inclusione sociale, della formazione e dell’occupazione con complessivi 786 milioni di euro; così come quelle del Fondo europeo agricolo e di sviluppo rurale (con riserve complessive pari a 1 miliardo 190 milioni).

E per il futuro?

“Per la programmazione 2014-2020 la Regione avrà a disposizione quasi 482 milioni di euro – ha aggiunto il presidente della Provincia – che dovranno mirare a una crescita sostenibile, intelligente e inclusiva, attraverso l’investimento su alcuni assi strategici, quali la ricerca e l’innovazione, l’attuazione dell’agenda digitale, la competitività del nostro sistema produttivo, la promozione di un’economia sempre sostenibile dal punto di vista ambientale ed energetico e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico, culturale e naturale. E, infine – ha concluso Muzzarelli – una rinnovata attenzione alle città, sempre più smart”.

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