Per le imprese dell’Emilia-Romagna la percezione di peggioramento dei livelli di sicurezza, nel periodo 2008-2013, è superiore alla media nazionale: 59% in regione rispetto al 47% del dato medio nazionale. Sono in aumento i furti (76%), seguiti dall’abusivismo (56%) e dalla contraffazione (53%). Sono i dati dell’indagine Confcommercio-Eurisko per l’Emilia-Romagna, nella giornata in cui, ricorda l’Ansa, Confcommercio e Ascom hanno aderito alla giornata di mobilitazione per l’Italia ‘Legalità, mi piace!’.
Nel Modenese, poi, va peggio che nel resto della regione. Il 60% degli intervistati dichiarano di sentirsi sempre più insicuri a soprattutto per quanto riguarda i furti (75%), la concorrenza degli abusivi (60%), le rapine (54%). Più che altrove qui si avverte la maggiore presenza anche di questuanti e furti di merce esposta.
In compenso, rispetto al resto della regione, c’è meno paura di usura ed estorsione, anche perchè qui si entra meno facilmente in contatto coi criminali: un modenese ogni 10 ha dichiarato di avere avuto esperienze con delinquenti comuni o criminalità organizzata, mentre il dato nazionale supera il 30%.
E qui si corre ai ripari più che altrove: il 55% degli intervistati ha intrapreso un’azione di protezione: telecamere o impianti d’allarme per 4 su 10, assicurazioni per tre si dieci.