A due anni e mezzo dal sisma continuano le razzie degli sciacalli a Medolla e in tutta la bassa terremotata. La ricetta di Alan Fabbri passa attraverso “l’azzeramento dei fondi ai campi rom, che devono essere spazzati via dalla nostra terra, e lo stop risorse all’immigrazione clandestina. Altro che hotel e ostelli, agli immigrati di Mare Nostrum faremo mancare gli alloggi, fatti salvi chi ha davvero i requisiti di rifugiato politico, oggi solo uno su 10”.
Nella Bassa Fabbri lancia la campagna “#RicostruiamoLaSicurezza. Oltre al sisma c’è da ricostruire interamente le politiche per la sicurezza, dimenticate dalle amministrazioni Pd, che hanno fino ad oggi tutelato sempre e solo gli immigrati, alimentando la falsa idea che in questa terra, per gli ultimi arrivati, tutto sia possibile”. Tra le proposte contenute nel ‘pacchetto sicurezza’ promosso da Fabbri: “Un regolamento per i controlli di vicinato, un coordinamento delle polizie municipali e delle unioni per l’ottimizzazione dei servizi e l’organizzazione di giornate di controlli straordinari, d’intesa con le forze dell’ordine”. E ancora: “Telecamere, bandi per la sicurezza, assicurazioni e convenzioni con le agenzie di vigilanza privata”