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Spese pazze, Vecchi: “Tutto chiarito”. Aimi non pervenuto

da | Nov 21, 2014 | Elezioni, Regionali 2014 | 0 commenti

Ieri sera Luciano Vecchi, assessore regionale alle Attività produttive e candidato consigliere Pd, è stato ascoltato dai pm nell’ambito dell’indagine sulle spese sostenute dai gruppi consiliari. La procura di Bologna ha infatti offerto la disponibilità a tutti i candidati inquisiti di chiarire la loro posizione con i magistrati prima delle elezioni. Facoltà di cui tra i modenesi ricandidati alle Regionali di domenica si è avvalso al momentosolo Vecchi (Pd), mentre l’altro modenese inquisito per le spese pazze, Enrico Aimi (Forza Italia) che fin da subito sui contenuti dell’inchiesta si è professato sereno non risulta essere passato dalla Procura di Bologna.

Ma ecco cosa ha ieri dichiarato Vecchi all’uscita dalla Procura:

“Ringrazio la Procura di Bologna per avere accolto la mia richiesta di essere sentito con celerità in merito all’inchiesta in corso. Ho potuto così spiegare la natura delle spese che mi sono state rimborsate, che sono legate alla mia attività politica ed istituzionale – in quanto consigliere regionale e membro del Gruppo Assembleare del Partito Democratico – e, ritengo, rispettose, delle norme all’epoca vigenti. Ritengo di avere fornito elementi utili per valutare la correttezza della mia posizione, riservandomi di presentare ulteriori approfondimenti. Sono fiducioso sull’esito positivo dell’esame della mia posizione. Ho sempre caratterizzato il mio agire politico e personale a principi di sobrietà e correttezza. Per tali ragioni, pur avendo diritto al rimborso delle spese di trasporto da Roma (dove sono legalmente residente), vi ho rinunciato sin dall’inizio della consigliatura eleggendo domicilio a Modena. Inoltre ho rinunciato definitivamente – non appena è stato possibile – al vitalizio previsto per i consiglieri regionali”.

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