“Dopo 24 anni ancora soldi per il terremoto di Sicilia e intanto nell’Emilia terremotata le zone franche sono al palo, manca ancora un miliardo di euro per la ricostruzione e solo uno su quattro ha ricevuto i contributi”. Lo denuncia il consigliere regionale leghista Alan Fabbri dopo che nelle ultime ore, nei 60 emendamenti alla legge di Stabilità presentati in commissione Bilancio, al Senato, sono stati previsti dal governo 90 milioni di euro (per il triennio 2015-2017) per i rimborsi delle imposte a seguito del terremoto di Santa Lucia del 1990.
“C’è una intollerabile sperequazione nel trattamento dei terremotati. Basti dire che il governo ha confermato quest’anno il commissario
straordinario al sisma dell’Irpinia, dopo 34 anni, pagato 100mila euro. E agli emiliani terremotati è stato negato ogni tipo di sconto
fiscale. E’ innegabile: è in atto una grave discriminazione ai danni della nostra gente che è stata colpita dal sisma del maggio
2012”. “A questo punto – dice Fabbri – pretendiamo le zone franche, oggetto di due anni e mezzo di promesse mancate del Pd. Non
accettiamo che ci siano terremotati di serie A e terremotati di serie B”
Ecco i soldi per le tasse dei terremotati siciliani (1990) e nulla per gli emiliani, la denuncia di Fabbri (LN)
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