Sette persone, 4 funzionari dell’agenzia Aipo e tre imprenditori veneti, sono indagati dalla Procura di Rovigo per l’ipotesi di corruzione, truffa ai danni dello Stato e falsità riguardo ad una serie di lavori di arginatura subacquea sul Po, ad Occhiobello, fatti figurare come ‘urgenti’ ma non tali nella realtà. L’importo degli appalti ricostruito nell’indagine, svolta dal Corpo Forestale, si aggirerebbe sul mezzo milione di euro. I fatti, ricorda Ansa, risalgono al luglio 2008, quando alcuni dei funzionari dell’agenzia per il Po (Aipo) avrebbero redatto un verbale che sosteneva la massima urgenza dei lavori in questione, con presupposti di emergenza idraulica ritenuti invece dalla Procura inesistenti. L’intervento al centro dell’inchiesta riguarda il ripristino degli argini del Po a Cà Zuliani, frazione di Porto Tolle.
Finti lavori urgenti sul Po, sotto inchiesta personale Aipo
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