Nel 2014 i nuovi avviamenti di lavoratori disabili sono stati 462, mentre alla stessa data (l’1 dicembre) del 2013 erano 368, in aumento, quindi, dopo alcuni di costante calo anche a causa della crisi (nel 2008 i nuovi assunti erano stati 579). Complessivamente nel 2013, ultimo dato disponibile, i disabili occupati nelle aziende modenesi erano quasi quattro mila.
Sono i dati, tratti da prospetti informativi presentati all’ufficio Collocamento mirato della Provincia, dai datori di lavoro in base alla legge 68/99, che fotografano la presenza nel mondo del lavoro di persone disabili.
E per favorire l’inserimento, la Provincia ha chiuso di recente un bando per l’assegnazione di contributo per complessivi 360 mila euro a favore di cooperative sociali di tipo B (agricole, industriali, commerciali e servizi) che svolgono, cioè, un’attività finalizzata all’inserimento di persone svantaggiate (tra cui i disabili) e che devono avere almeno il 30 per cento di persone assunte tra le categorie svantaggiate. I 15 progetti presentati, tutti finanziati, hanno come obiettivo lo sviluppo di nuovi rami di attività o processi di riorganizzazione che prevedono nuovi inserimenti lavorativi di persone con disabilità.
La crisi sta mettendo a rischio gli inserimenti lavorativi proprio in queste cooperative a causa delle difficoltà a reperire nuove commesse sia private che pubbliche. Questi contributi rappresentano uno stimolo all’innovazione per intercettare nuove opportunità di lavoro, determinando nuovi inserimenti di persone con disabilità.
Oltre a questi contributi, la Provincia nel 2014 ha messo in campo anche un programma di corsi di formazione professionale con stage in azienda che hanno coinvolto 129 persone con disabilità di cui 51 hanno trovato un lavoro grazie a questa opportunità. I corsi hanno riguardato figure professionali come l’operatore meccanico, l’addetto alle vendite, l’impiegato amministrativo, l’operatore elettrico, l’operatore di camera bianca e il magazziniere.
Altre 100 persone, inoltre, hanno frequentato i corsi di informatica (in questo caso senza stage in azienda) di cui 16 hanno trovato una occupazione.
Nei giorni scorsi, infine, la Provincia ha rinnovato il Protocollo d’intesa per l’inserimento, il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità e in condizioni di svantaggio personale e sociale con l’Ausl, i Comuni capo distretto o le Unioni dei Comuni e l’Inail.
Il documento ha come finalità il rafforzamento della collaborazione tra enti (anche nell’utilizzo delle diverse fonti di finanziamento) per creare nuove opportunità di lavoro, attraverso l’impegno a realizzare attività e interventi anche personalizzati per rispondere alle esigenze delle persone.
Gli strumenti per realizzare questi obiettivi sono il Coordinamento provinciale e le equipe operative territoriali che propongono e realizzano i progetti personalizzati di inserimento lavorativo.